Zebra: molto più di un semplice giornale
Un progetto editoriale e sociale che garantisce un’entrata economica e favorisce la riattivazione di risorse e competenze a persone che vivono un momento di crisi o una condizione di grave marginalità e, al contempo, una rivista che ogni mese accende i riflettori su temi, persone e problematiche che raramente trovano spazio sui media cosiddetti mainstream. Sono queste le caratteristiche principali di zebra., il giornale di strada dell’Alto Adige edito dall’OEW– Organisation für Eine Solidarische Welt – Organizzazione per Un Mondo Solidale di Bressanone, dal 2014.
Il principio è semplice quanto efficace. I venditori e le venditrici di zebra. acquistano la rivista per 1,50 euro e la rivendono in strada a 3 euro. L’incasso della vendita, quindi, entra direttamente nelle loro tasche.
I guadagno medio mensile di ciascun venditore si aggira intorno ai 300-400 euro ma chi si impegna di più può ambire a ricavi molto più interessanti. Questo importo consente loro di coprire (almeno) le spese per i bisogni primari e di (ri)cominciare a fare progetti a medio e lungo termine, supportati dai due social worker di OEW.
Essi affiancano le persone inserite in progetto attraverso interventi individualizzati e sono sempre pronti a intervenire anche nei momenti di maggiore crisi: problemi burocratici legati alla richiesta di protezione internazionale, l’accesso al mercato del lavoro e, soprattutto, a quello alloggiativo; trovare una casa in affitto, infatti, è per quasi tutti i venditori un ostacolo insormontabile.
Oltre ai prezzi proibitivi, il team di venditori, attualmente costituito per la maggior parte da uomini africani, deve fare i conti con la diversità culturale e linguistica, a volte con la diffidenza dei cittadini.
La redazione di Zebra pianifica le dieci edizioni annuali, scegliendo i temi – nel 2024 su zebra si è parlato per esempio di giornalismo, spazio pubblico, biodiversità, grave emarginazione e guerra – e costruendo ciascun numero con il fondamentale supporto di un gruppo di volontari e freelance, oltre che con i venditori stessi, con i quali svolgono regolarmente delle riunioni di redazione. Una redazione aperta, dunque, che accoglie, accompagna e fa crescere anche chi vuole misurarsi per la prima volta con la scrittura giornalistica.
È proprio l’incontro uno dei pilastri del progetto brissinese: l’incontro in strada tra chi la rivista la vende e chi la compra, e l’incontro tra i lettori e i temi trattati sulla rivista e tra il giornale stesso ed altre realtà sociali ed editoriali italiane ed internazionali.
Dal 2018, infatti, zebra. è parte di INSP-International Network of Street Papers e da questo mese è molto felice di approdare su Periscopio per allargare i propri orizzonti e, al tempo stesso, la propria platea di lettori e sostenitori.
Per maggiori informazioni in italiano: www.oew.org/zebra In tedesco: www.oew.org/zebra
Nelle prossime settimane Periscopio ospiterà la voce di Zebra, attraverso gli articoli dei suoi redattori e collaboratori.
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Bruno Vigilio Turra
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
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