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Libri che fanno bene, libri che fanno del bene. Libri fatti per bene.

Ci sono illustrazioni che si fondono con fotografie in bianco e nero di Amatrice dopo il drammatico terremoto del 2016 (di Francesco Patacchiola) nel libro Verde Speranza, di Stella Nosella, illustrato da Marianna Balducci, edito da L’Orto della Cultura nel 2020. Un bianco e nero che ha fermato il tempo, i colori delle pagine di questo libro, di cui parte del ricavato è destinato al sostegno della Croce Rossa di Amatrice, sono sbiaditi, puff, spariti. Le tonalità di grigio sono attraversate solo da tocchi di verde, il colore della speranza.

 

È un delicato racconto dedicato a rinascita, gentilezza, solidarietà, speranza e amore per la Natura che, se protetta e custodita, è capace di ripagare con doni davvero straordinari e unici. Un gesto gentile, seppur piccolo, può fare la differenza.

Speranza è una piantina su cui Giulio, piccolo abitante di Amatrice, inciampa di ritorno da scuola, in un giorno come tanti, uguale a tutti gli altri. È assorto, guarda per aria, immaginando di trovare, in quella via distrutta e piena di vetri, crepe e calcinacci, quella che una volta era la sua casa.

Giulio inciampa, cadendo, su qualcosa di improvviso: è una piantina esile, un po’ buffa, che sbuca dall’asfalto crepato, con un’unica tonda fogliolina verde. Arrabbiarsi perché causa della sua sbucciatura al ginocchio? Assolutamente no, è tenera e indifesa, meglio salvarla mettendola in un vaso trovato nel garage diroccato e portarla in quella che una volta era la sua stanza, nella casa ancora distrutta dal terremoto. Solo lì può avere un posto sicuro tutto per lei, non può certo portarla con sé nella sua nuova casa, dove c’è spazio a malapena per il suo spazzolino da denti! Va aiutata. Anche lei, come lui, ha perso tutto, ogni cosa è andata distrutta, costretta a farsi spazio come meglio riesce, in un posto che non è il suo.

Giulio, che vive in un container con la sua famiglia, si arrampica giorno dopo giorno sulle macerie per accudire la sua piantina – che chiama Speranza – proteggendola dal freddo e dalle intemperie sperando di vederla crescere e di vedere la sua casa di nuovo ricostruita.

Un disegno di quella piantina va poi assolutamente portato ai volontari della Croce Rossa che avevano fatto con lui ciò che stava facendo per quella piantina. Da veri supereroi. Mentre nel container il papà prepara i fusilli al pomodoro, lontano dalle cose brutte.

Giorno dopo giorno Giulio si prende cura della sua piantina, con dedizione e amore.

Spuntano i fiori ma Speranza non fiorisce, il tempo passa. Quando tutto intorno a lui pare non cambiare mai e anche l’unica foglia di Speranza sembra arrendersi, qualcosa di sorprendente stravolge il destino di Giulio e quello della sua amata città.

La speranza non muore se coltivata. Ogni piccolo gesto conta, se fatto per gli altri e con amore. … Perché tutto può ricominciare da un piccolo e generoso gesto gentile.

Pagina facebook del libro

 

 

 

Stella Nosella (autrice), Marianna Balducci (illustratrice), Francesco Patacchiola (fotografo), Verde Speranza, L’Orto della Cultura, 2020, 50 p.

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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