The soul of Porretta, Memphis Tennessee .
20 / 23 luglio 2023: un festival imperdibile
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The soul of Porretta, Memphis Tennessee : 20 / 23 luglio 2023 Porretta Soul Festival
Dal punto di vista geografico, Porretta Terme è una frazione situata nell’Appennino Tosco-Emiliano, nella valle del fiume Reno, ed è la sede comunale del comune di Alto Reno Terme, nella città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna.
Dal punto di vista etimologico, il toponimo Porretta deriverebbe dal latino porrectus da porrigere nel significato di “esteso”, “lungo”. Dal punto di vista termale, le acque delle terme di Porretta utilizzano le proprietà salutari di diverse fonti e i preziosi attributi di sorgenti benefiche: sulfuree, ricche d’idrogeno solforato, salsobromoiodiche, copiose di oligoelementi, sale e iodio.
Dal punto di vista musicale, Porretta è sede da 35 anni del Porretta Soul Festival – Tribute to Otis Redding The sweet sound of rhythm & blues.
Infatti, il festival è diventato nel tempo il più prestigioso appuntamento europeo dedicato interamente alla musica soul e rhythm & blues, con un riferimento particolare alla musica di Memphis, il Memphis Sound, la scuola musicale del grande Otis Redding, al quale il festival è dedicato.
Il festival nacque il 10 dicembre 1987 per iniziativa di Graziano Uliani, appassionato di musica soul, il quale, dopo aver partecipato alle celebrazioni per il ventesimo anniversario della morte di Otis Redding a Macon, in Georgia, decise di organizzare un festival in suo onore.
In oltre trent’anni da Porretta sono passati i più bei nomi del soul, molti di questi giunti appositamente per la prima volta in Europa, altri, autentiche leggende, scovati in sperdute località del deep south, il profondo sud degli States e riproposti al pubblico e alla stampa internazionale, che ha parlato del ‘miracolo di Porretta’ come dell’evento musicale degli ultimi anni.
Qualche nome mitico tanto per fare qualche esempio: Rufus Thomas, Sam Moore, Wilson Pickett, Carla Thomas, Mavis Staples, Otis Clay, The Bar-Kays, Shirley Brown, Solomon Burke, Isaac Hayes, The Neville Brothers, Joe Simon, Ann Peebles, Percy Sledge, William Bell, The Blues Brothers, Syl Johnson,. The Memphis Horns, James Carr, Spencer Wiggins, Bobby Rush e l’elenco può continuare a lungo.

Gli addetti ai lavori hanno dovuto anche rivedere la geografia della musica nera, inserendo Porretta nel percorso dei grandi avvenimenti musicali. Porretta è così entrata di diritto nelle enciclopedie e nelle biografie ufficiali dei grandi interpreti del soul, tanto che si è guadagnata un posto nel prestigioso Stax Museum of American Soul Music a Memphis.
Ho partecipato a moltissime edizioni del festival come appassionato e come fotografo e, oltre alla qualità musicale incredibile, è doveroso sottolineare l’accoglienza calorosa, l’atmosfera unica ma soprattutto l’anima sincera di Porretta che, nei giorni del Festival, diventa un meraviglioso luogo interculturale dove “pace, amore e musica” non è solo uno slogan di altri tempi, ma un modo di essere e di vivere insieme fraternamente: pubblico e musicisti.

A Porretta ci sono il parco Rufus Thomas, via Otis Redding, il Solomon Burke Bridge, un vicolo dedicato a Sam Cooke e splendidi murales, che rendono le montagne dell’appennino orgogliose di creare uno splendida cornice a questo quadro capolavoro rappresentato dal Soul Festival.
In pratica, dal punto di vista della salute psicofisica, Porretta è un luogo corroborante dove andare a farsi del bene.
Quindi il mio invito a visitare Porretta (partecipando alla trentacinquesima edizione del festival che si svolgerà nei giorni 20, 21, 22 e 23 luglio prossimi) è rivolto non solo a tutti gli appassionati di questo fantastico genere musicale, ma a tutti coloro che credono in una fratellanza universale, dove la musica aiuta ad immaginare un mondo migliore.
Comunque la pensiate buon viaggio musicale a Porretta Terme, ormai diventata a buon titolo provincia di Memphis, Tennessee.
In copertina: Alvon Johnson in concerto al Porretta Soul Festival. Cover e foto nel testo sono di Mauro Presini
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Mauro Presini
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