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Se il Paradiso è in terra, non è poi così lontano…

Ricorda un po’, nella trama, All you need is love, con Pierce Brosnan e Trine Dyrholm (i genitori che non approvano un matrimonio dall’aria frettolosa). Nei luoghi, Bali, ci riporta a Mangia Prega Ama (peraltro una delle protagoniste è sempre lei, Julia Roberts dal sorriso travolgente). Con la Roberts recita un George Clooney spigliato e divertente, non li si vedeva insieme dai tempi di Ocean’s Twelve.

Ticket to Paradise, di Ol Parker, è una rom-com ideale per passare un’ora e mezza in spensieratezza, fra battute che fanno sorridere e battibecchi divertenti e pungenti di una ex coppia che non si sopporta più (sarà vero?). Due sofisticati genitori – Giorgia e David – che sognano un brillante futuro americano per la figlia Lily (Kaitlyn Denver) non sopportano neppure di incontrarsi ma si uniscono per sventare un matrimonio non gradito. Condividono dunque il piano del “cavallo di Troia”, che consiste nel fingersi felici e solidali con la ragazza salvo poi lavorare dietro le quinte per la rottura del nuovo legame.

E poi c’è lei, Bali, soprattutto, fra qualche stereotipo e tanta comodità dei luccicanti alberghi di lusso per occidentali ma la cui straordinaria bellezza a tratti incontaminata fa riflettere. Una purezza che profuma, colori delicati che bucano lo schermo. Tradizioni.

C’è un tocco di esotismo, una critica implicita allo stile di vita americano delle grandi città e le grandi carriere.

Se, poi, ci si estranea anche solo un attimo dal racconto del matrimonio osteggiato che si vuole sventare fra Lily-che tanto ha studiato per diventare avvocato e il balinese coltivatore di alghe Gede, si può dare spazio a una profonda riflessione che miti ormai, pare accomunare: cosa stiamo facendo, noi piccoli uomini, dove stiamo andando, cosa conta o dovrebbe veramente contare nella breve esistenza di ciascuno?

Quella Natura bellissima fatta di scorci mozzafiato, di tramonti avvolgenti gratuiti e generosi che parlano da sé sembra volerci rimettere al nostro posto, riportarci sui binari, pare voler tentare di darci una corretta direzione. Prima che sia tardi.

Roba per ricchi, direbbe qualcuno, riflessioni possibili solo per coloro che non devono, ogni giorno, lottare per sopravvivere. Possibile. Probabile.

Ma il Dalai Lama dice: “quello che mi ha sorpreso di più negli uomini dell’occidente è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente, in tale maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto”.

E questa commedia brillante, per quanto leggera, ci ricorda questo. Ed è già importante.

 

Ticket to Paradise, di Ol Parker, con George Clooney, Julia Roberts, Kaitlyn Dever, Billie Lourd, Maxime Bouttier, USA, 2022, 104 minuti.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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