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Un Natale immaginavo

Un Natale immaginavo
Senza senso
Di colpa
Per la grassa
Società
Lo immaginavo
Da talpa
Senza vedere
Le magnifiche
Luci
Della città
Lo immaginavo
In un cunicolo
Di sale
Lungo
Più lungo
Dei gasdotti
Più lungo
Delle file
Dei corrotti
Del petrolio
Di quei generi
Di armi
E il loro cenacolo
Di affari
Lo immaginavo
Lungo lungo
Fino a Betlemme
Fluido
Senza uno scoglio
Poi
Prima di uscire
chiedere a Turner
Dieci minuti
Dieci ore
Dei suoli occhi
Vedere la luce
Lemne lemme
Svanire
Senza luci
Il Natale
Sporco di sangue
Dei Cristiani
Di Palestina

(Dedicata a Matteo Marabini)

Ogni domenica Periscopio ospita Per certi versi, angolo di poesia che presenta le liriche di Roberto Dall’Olio.
Per leggere tutte le altre poesie dell’autore, clicca [Qui]
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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo

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