UN CARNEVALE A BOLOGNA
Ti vedo
Ti accolgo
E non sento
il mio corpo
Sembro d’aria
di fuoco
D’acqua
di vento
Sono cosi intento
A viverci
Che mi dimentico
Di me
O piuttosto
Sono tutto
me stesso
Con la mia
torre gemella
Forse
se mangiamo
una frittella
Di carnevale
E tu mi lecchi
I baffi
zuccherati
Il corpo batte
un colpo
Il cuore sa
Dove siamo
stati
Ti accolgo
E non sento
il mio corpo
Sembro d’aria
di fuoco
D’acqua
di vento
Sono cosi intento
A viverci
Che mi dimentico
Di me
O piuttosto
Sono tutto
me stesso
Con la mia
torre gemella
Forse
se mangiamo
una frittella
Di carnevale
E tu mi lecchi
I baffi
zuccherati
Il corpo batte
un colpo
Il cuore sa
Dove siamo
stati
Ogni domenica Periscopio ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche di Roberto Dall’Olio.
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Roberto Dall’Olio
Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo
Commenti (4)
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Domenica prossima sarò sui carri di Carnevale insieme ai bambini. Me la porterò questa poesia e vorrò sentire i baffi sporchi di zucchero. Grazie Robby
Bellissima 💙💙💙💙
innamorato di Bologna e del suo carnevale, tra ricordi che affiorano, emozionano e leggeri, come un gabbiano fanno volare.
Mi viene da dire bella , leggera perchè mi offre una sensazione , un pensiero d’amore immaginando la frittella.