Per certi versi /
Scompare il Nagorno Karabakh
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Scompare il Nagorno Karabakh
Nel silenzio generale
Scompare
Il Nagorno Karabakh
Scompare
Evaporato
Dalla storia
Regalato
Dalla maialpolitik
Di Stalin
Agli Azeri
Anni Trenta
Per sgrossare
Gli irriducibili
Armeni…
Adesso gli armeni
Se ne vanno
Dopo trenta anni
Di guerriglia
E due giorni
Di “pace”
Se ne vanno
In Armenia
Senza casa
Senza nulla
Chirurgia etnica
Forse centomila
Nell’esodo
La Russia
Celebra
La pace fasulla
l’America boh
Ha i suoi disegni
l’Europa
Ha bisogno
Troppo bisogno
Del gas azero
Erdogan festeggia
Festeggia ma
In bianco e nero

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Roberto Dall’Olio
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
È uno dei frutti avvelenati dell’aggressione russa e Imperia
lista all’Ucraina. Purtroppo molti stati, specie burocratici, sì sentono liberi e autorizzati a risolvere i contenziosi non sulla base del diritto internazionale ma con le armi. Sicuramente uno dei momenti più bui della storia