Preferisco il cielo
I sensi
Non sono
Più opachi
Quella patina
Che attutiva
E feriva
Il mio gusto
Della vita
Si è dipanata
Le ferite
Però
Non vanno
Mai a dormire
Proseguono nei sogni
Nel profondo sonno
Il loro salasso
Di energie
Lo sento
Avverto i miei cali
Improvvisi
E progressivi
La vista
Sul baratro
Tuttavia
Non mi dà
Vertigini
Preferisco
Il cielo
Non sono
Più opachi
Quella patina
Che attutiva
E feriva
Il mio gusto
Della vita
Si è dipanata
Le ferite
Però
Non vanno
Mai a dormire
Proseguono nei sogni
Nel profondo sonno
Il loro salasso
Di energie
Lo sento
Avverto i miei cali
Improvvisi
E progressivi
La vista
Sul baratro
Tuttavia
Non mi dà
Vertigini
Preferisco
Il cielo
Ogni domenica Periscopio ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche di Roberto Dall’Olio.
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Roberto Dall’Olio
Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo
Commenti (3)
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Bellissima 💜
bella! si ricomincia con la speranza che il passato ormai alle spalle, oltre alle ferite, ci riconsegni una nuova prospettiva.
m
Molto bella! Grazie Roberto, per questo tuo pensiero di speranza… la patina si è dipanata, si torna a preferire il cielo.