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La ballata del giradischi

E mio babbo mise il disco
Di quel jazz
Che venne dall’America
Con la libertà
Sentire la puntina
Strofinare e
Friggere
Le uova del ritmo
Tra clarinetto e blues
Che mondo si andava
Ricomponendo
Come se non fosse mai passato
Il viso di mio nonno in sartoria
E che fossimo nel pieno
di un rinfresco
di cosa voglia dire la vita
I vestiti della povera gente
Di quella miseria accanita
Su un vestito solo della festa
Che la musica drammaticamente spensierata
Toglieva via
Ho sentito improvvise
le lacrime nuotare
In un cuore fradicio
Di memorie
Gira gira giradischi
Così si rivive
Lo svanire

Ogni domenica periscopio ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche di Roberto Dall’OlioPer leggere tutte le altre poesie dell’autore, clicca [Qui]
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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo

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