Anche i topolini possono essere capitani coraggiosi. Le avventure di una topolina che salva navi in tempesta in “Bianca”, di Max e Lev Kaplan, edito da Orecchio Acerbo, in libreria dal 21 giugno.
I Kaplan, padre e figlio per la prima volta insieme sulle pagine di un libro pieno di vento e di acqua: una storia con suspense che racconta di come il coraggio di una piccola prenda forza dagli insegnamenti di un grande.
“Bianca – L’incredibile avventura di una topolina coraggiosa” è anche la storia di un’amicizia fra una topolina e Gustav, un solitario proprietario di faro, che indica alle navi la rotta lungo la costa. Un faro che mi ricorda la bellissima area di Liverpool Bay, paesaggio unico e indimenticabile in cui mi sono ritrovata anni fa.
Bianca infreddolita, spaventata dalla tempesta, trova rifugio nella casetta calda e accogliente dell’anziano marinaio Gustav che, accogliendola alla sua tavola poveramente ma generosamente bandita, le racconta gesta di tempi passati. Che bello trovare amici che ti ricevono a braccia aperte! Si può essere anche molto diversi, ma l’amicizia non guarda in faccia nessuno, non fa distinzioni. Sa dimostrarsi molto democratica.
I giorni passano e i due si abituano sempre più l’uno all’altra. Bianca aiuta Gustav quando e dove può, vuole essere un valido collaboratore del suo nuovo amico. E Gustav racconta a Bianca tutto quello che vuole sapere sul faro e il suo funzionamento. Le insegna persino l’alfabeto Morse. La topolina adora, però, i nodi marinari… Che fascino!
Un giorno, però, arriva l’imprevisto. La pioggia gelida, la tempesta battente, il vento inarrestabile, l’antenna traballante in cima al faro da riparare, la scalata, la febbre di Gustav, che non ha proprio più l’età per starsene alle intemperie e fare tanti sforzi. Gli ingredienti per una temibile escalation ci sono tutti.
E poi la radio gracchia, un S.O.S. dal mare in tempesta nella notte. Vento e onde alte fanno perdere la rotta. Serve qualcuno che accenda il faro per indicare la via di salvezza.
Il suo nuovo amico non riesce ad alzarsi dal letto, non è proprio riuscito ad eccedere il faro come ogni sera. Bianca è sola, ce la farà? Inizia una corsa contro il tempo. Bisogna salire le scale ripide del faro, arrampicarsi gradino per gradino, giocare di nodi, quelli che Gustav le ha mostrato con pazienza, saltare, trovare attrezzi utili, arrivare alla leva, destreggiarsi fra ruote dentate e viti, usare i fili della maglietta, ingegnarsi, supplicare il proprio cuore di smettere di battere all’impazzata. Per riuscire. Ce la si può fare.
Perché, a volte, a dispetto di tutte le previsioni, “anche se ti senti solo un topo, hai il cuore di un eroe”.
Max e Lev Kaplan, Bianca – L’incredibile avventura di una topolina coraggiosa, Orecchio Acerbi editore, Roma, 2024, 32 p.
Max Kaplan
Nato a Stoccarda nel 1998, si laurea in Studi Letterari Generali e Comparativi e Studi Cinematografici presso la Freie Universität Berlin nel 2023. Scrive poesie e racconti sin dalla scuola elementare. Nel 2017 esce il suo primo libro illustrato “Bianca – L’incredibile avventura di una topolina coraggiosa”, illustrato dal padre, Lev Kaplan. Nel 2023 pubblica “Sperimentare le prospettive del bambino nella letteratura contemporanea in lingua inglese: la coalescenza della realtà e della fantasia come elemento di esperienza”.
Lev Kaplan
Quando descrive sé stesso afferma: “non sono diventato un artista per caso, ma non volevo nemmeno che la mia vita mi portasse dove sono ora”. Nato a Lugansk (Ucraina) il 12 maggio 1967, si diploma in una scuola d’arte e trascorre molti anni a Kiev dove studia architettura. Nel 1992 lascia l’Ucraina per la Germania. Oggi vive a Stoccarda dove lavora come direttore creativo presso un’agenzia pubblicitaria. Dedica tutto il suo tempo libero alla pittura, alla grafica e all’illustrazione di libri per bambini. Le sue illustrazioni hanno reso magnifici molti testi classici per l’infanzia – dal “Barone di Munchhausen” alle “Fiabe” dei fratelli Grimm, passando per “Il giro del mondo in ottanta giorni”. Raffinato disegnatore di architetture e meccanismi complessi, sa essere anche pittore di evanescenti acquerelli in bianco e nero e di quadri con soggetti propri del realismo magico.
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Simonetta Sandri
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