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“Sembra questo, sembra quello”, di Maria Enrica Agostinelli: un classico per aiutare i bambini a distinguere un’immagine da un particolare e a farci capire (bambini e adulti) che c’è molto altro dietro le apparenze.

Oggi presentiamo uno straordinario libro di immagini, dedicato alla prima infanzia e giunto alla nona edizione, una filastrocca illustrata in rima, un evergreen sull’illusorietà dell’apparenza: Sembra questo, sembra quello”, di Maria Enrica Agostinelli.

Sembra questo, sembra quello… sembra brutto, invece è bello, sembra un cesto, ma è un cappello, sembra un monte, ma è un cammello… ma cos’è veramente? L’importante è capire che si può sempre sbagliare e che spesso quel che sembra non è come appare…

Si comincia con ciò che pare una fiamma ardente, per poi rivelarsi una parte della cresta di un galletto; si prosegue con un apparente fiore giallo (in realtà parte di un becco del pappagallo) e ci si snoda attraverso cappellini che paiono cestini e ali del pipistrello “travestite da ombrelli”. Ombrello o cammello? Piante o elefante? Mondo o occhio tondo? Basta guardare bene per scoprirlo, fra disegni deliziosi.

E poi c’è il signor Ivo che sembra buono, ma è in realtà animato da pessime intenzioni (a discapito del suo aspetto mite), poiché regge dietro la schiena un bastone, e il suo alter-ego, il signor Tono, che sembra cattivo a causa di un aspetto tetro, mentre tiene in realtà un simpatico fiorellino dietro la schiena e dunque è …

Non c’è quindi alcuna trama, in “Sembra questo, sembra quello”, si chiede solamente al bambino di interagire, di giocare con la sua vista e di sforzarsi a percepire quanto vede rappresentato in ogni pagina, per poi decostruire con dolcezza le piccole certezze, facendogli capire come spesso si confonda una parte con il tutto.

E che, dubbio dopo dubbio, con delicata dialettica e spirito critico che piano piano si sviluppa, non sempre tutto non è come pare. E poi, bello trasferire nozioni, immergersi un mondo nuovo e, senza (pre)giudizio, vedere da prospettive differenti…

Maria Enrica Agostinelli, Sembra questo, sembra quello, Milano, Salani, 2019, 48 p.

Maria Enrica Agostinelli (1929-1980) è nata a Varese. Ha lavorato vari anni in un’agenzia pubblicitaria raggiungendo poi un grande successo grazie alle collaborazioni con Gianni Rodari, Bruno Munari e Italo Calvino.

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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