Rendiamo facile il difficile. Che difficile! Quante volte lo abbiamo detto o sentito dire. Lo spagnolo Guridi tratta con delicatezza le difficoltà di comunicazione di un bambino. Leggere per credere
Per qualcuno trovare la forza di esprimersi, di fare sentire la propria voce può richiedere uno sforzo grande, immenso, a volte titanico.
La semplice routine di un giorno di scuola può rappresentare una vera e propria sfida con sé stessi. Il fatto che gli altri sappiano riconoscere e rispettare questa difficoltà può essere d’aiuto e ogni piccolo progresso può rappresentare una conquista.
A raccontarlo lo spagnolo Raul Nieto Guridi – abbiamo già parlato del suo bellissimo Parole – in Che difficile!, edito da Kite, appena uscito in libreria.
“Quando esco di casa tutto mi è difficile. Sento un formicolio che non svanisce e ogni passo che faccio è una conquista”.
Il protagonista-bambino è piccolino, perso è un po’ confuso, tutto ciò che gli ruota intorno è grande. Guridi gioca abilmente con la prospettiva, il tratto è netto e deciso, i personaggi che intimoriscono o con i quali si vorrebbe dialogare sono tratteggiati in rosso.
Le persone che conoscono questo gentile bambino, però rendono facile il difficile. Toccante, commovente, sincero. Tanta empatia con chi ha difficoltà a comunicare o a inter-relazionarsi.
Voler dire ciao al panettiere, senza riuscirci, alla vicina Anna o alla signora Antonia. Magari fare un semplice complimento per il bel vestito indossato, ma esce solo un sorriso.
In tutto questo, contare rilassa. Uno due, tre… Anche quando si sale sul bus e si allunga il biglietto al conducente senza sapergli e potergli rispondere. È così difficile…
Meglio evitare di sedersi vicino a qualcuno che magari ti fa pure una domanda cortese. Sarebbe così difficile concentrarsi e poi rispondere.
Anche arrivare a scuola è un’impresa. Genitori che si salutano, scolari che chiacchierano ad alta voce. Conoscere i loro nomi ma non averli mai pronunciati. Perché è così difficile…
La mamma dice di non avere fretta. Le parole un giorno, prima o poi usciranno. Servono solo tempo e pazienza. Sottovoce qualcosa viene, piano piano, ma poi… È difficile.
Un albo dalle illustrazioni libere che racconta la storia di un bambino che non riesce ad esprimersi, a dire in società ciò che desidera e perciò a essere pienamente sé stesso.
Per qualcuno è un racconto sul tema dell’autismo, per qualcun altro una storia su una difficoltà più generica a dire ciò che si pensa in pubblico, una forma di grave timidezza che forse tutti abbiamo prima o poi provato nella nostra vita.
Timori, manie, trucchetti, stratagemmi, meccanismi di difesa. Tutto pur di non parlare.
Ma anche i grandi, in fondo, sono spesso incapaci di dire ciò che sentono o pensano. Tante persone preferiscono non parlare né sorridere. Non sfiorare. Forse è il rumore a rendere tutto tanto difficile?
È così difficile! di Raul Nieto Guridi, Kite, 2023, 40 p.
Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara
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Simonetta Sandri
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