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Le parole vanno dosate. Bisogna impiegarle bene. Altrimenti possono fare male, anche più di ogni altra azione. A spiegarcelo il silent book “Discordia”

Esce il 13 novembre, con Kite edizioni, il silent book “Discordia”, opera prima dell’autrice-illustratrice brasiliana Nani Brunini, attualmente residente in Portogallo.

Si tratta di un volume, dai colori dominanti viola, rosso e nero, che con la sola forza delle potentissime immagini racconta quanto male faccia la discordia e quanto abbiamo bisogno di coloro che sanno portarci fuori di lì attraverso l’uso delle sole (e magari belle) parole.

Siamo ammirati e avvolti da una narrazione visiva che ci porta nel mondo della terribilmente attuale polarizzazione delle opinioni: barricati sulle nostre posizioni ci urliamo contro, non ci vediamo più, non ci capiamo, non ci sfioriamo, non ci sentiamo, non ci ascoltiamo, non facciamo alcuno sforzo per venirci incontro.

Da un piccolo iniziale scambio di diverse vedute si arriva spesso, quasi subito, a un rancore e a un’intolleranza senza limiti e senza controllo. Parole, parole, parole, e per cosa poi? Certe parole sono inutili feriscono gratuitamente, portano rancore e rabbia.

In questo interessante albo, tutto inizia con un piccolo disaccordo, si parte con una divergenza che aumenta man mano di volume in una scalata assordante, raccogliendo sostenitori intransigenti da entrambe le parti, fino a diventare una disputa insolubile e senza argomenti che resistono. Vince chi grida più forte oppure sono tutti perdenti?

Il colore e la loro assenza, la linea sottile che definisce i personaggi, mettono in relazione la concretezza dei loro corpi con l’astratto delle emozioni. C’è anche suspense.

E’, quindi, sempre più necessario creare ponti che ci possano aiutare a (ri)vivere in comunità. Basta sordità, incomunicabilità e incomprensione. Urge una riflessione.

In un mondo dove tutto pare esasperato, soprattutto sui social, dove l’escalation da un tono inizialmente un poco dissonante a un’esplosione di insulti è spesso esponenziale, “Discordia” è un libro davvero per tutti, e, in particolare, per chi è stanco di urlare.

Nani Brunini, Discordia, Kite edizioni, Padova, 2023

Nani Brunini è illustratrice freelance, originaria di San Paolo, in Brasile che oggi vive a Lisbona, in Portogallo. Ha vissuto a San Francisco, Londra, Helsinki, Mannheim, Rio de Janeiro e Recife. Le sue illustrazioni sono realizzate con un mix di tecniche a mano (inchiostro sumi, matite colorate, tempera, timbri in gomma, stencil, ritagli di carta, ecc.) e processi digitali (principalmente Procreate e Photoshop).

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara.

 

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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