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Novità sotto l’albero di Natale: il divertimento di sbucciarsi le ginocchia nel nuovo albo di Beatrice Alemagna, “Io e Pepper”, edito da Topipittori

Avevamo parlato di lei sempre a Natale, lo scorso anno, sfogliando il delicato “Cose che passano” e il coloratissimo “Cicciapelliccia”. E sempre nel bel mondo dell’infanzia.

Beatrice Alemagna sorprende sempre, oggi ancora con il suo nuovo albo “Io e Pepper”, i cui disegni e colori ricordano quelli di “Cicciapelliccia”: il racconto di una bambina dai capelli rossi e dai vestiti larghi alla quale capita la cosa più normale per la sua età, una caduta con tanto di graffi e sbucciatura al ginocchio. Inciampa e sbam, cade, la testa era forse fra le nuvole.

Si piange, ci si dispera, arriva pure la consolazione e la rassicurazione da parte di mamma e papà ma, dopo la medicazione e la crema, si forma una crosticina. Come brucia! C’è tutto il nutrito catalogo di comportamenti tipici dei bambini…

Il corpo infagottato, il centro del racconto, in lui una presenza nuova da indagare, alla quale abituarsi, un’estranea. Quella cosa strana va interrogata, cosa vorrà mai da lei, perché si trova lì, quando toglierà il disturbo? Ha forse la malaugurata intenzione di restarsene lì con lei per sempre, appiccicata come un fastidioso chewing-gum sotto le suole che non se ne vuole andare? La segue ovunque, anche in vacanza dai nonni che però non la notano, tanto vale, allora, darle un nome, Pepper, il nome del cane dello zio.

Si sa, tutti i bambini hanno delle croste, anche strane, ma la sua pare la peggiore di tutte.

Un giorno, però, la sorpresa: la crosta rosea dalla brutta faccia e forma, e che un giorno prima o poi dovrà cadere, si anima, prende vita, inizia a parlare, si lamenta del nome orribile affibbiatole; ma fra la bambina e quell’intrusa invadente si stabilisce una forte amicizia. In fondo fa solo il suo lavoro e come tale va rispettata.

Piano piano la ragazzina si abitua a lei, ai suoi cambiamenti, ai sorrisi che pare farle, le racconta di quando si è persa nella foresta, della sua paura dei ragni, del sogno di andare in Giappone, di quello di avere un cane tutto suo. Poi una mattina… e dopo mesi…

Ci sono tante parole, ma le immagini basterebbero, il silenzio potrebbe parlare.

La storia è fresca, divertente e originale, tanta la delicatezza nel raccontare lo spirito ingenuo e acuto dell’infanzia, la poesia, l’ingenuità, l’umorismo che scaccia la paura.

Ingredienti ai quali Beatrice Alemagna ci ha abituati, con la sua fantasia poetica e accattivante e la perenne capacità di stupire e meravigliare.

Un perfetto regalo di Natale, anche per i più grandi che vogliono restare bambini.

Beatrice Alemagna, Io e Pepper, Topipittori, Milano, 2023, 48 p.

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti. Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara.

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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