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Bas Rompa e Kaatje Vermeire ci portano nel mondo dell’accumulo delle cose, fatto spesso di molta solitudine. Con fantasia e anche un pizzico di ironia. “Cosa su cosa”, di Kite edizioni, è appena uscito in libreria

Un uomo solitario, Filippo l’impila-cose, passa il suo tempo accatastando oggetti in pile ordinate nel suo immenso giardino, all’estremo sud del paese. Chi vive nel villaggio gli lascia volentieri diverse vecchie cose ormai in disuso. Tegole, ceste, cassette e scatole, persino valigie. Tutto viene lasciato in un terribile disordine intorno alla sua casa. Il suo cane sempre accanto, mentre lui impila oggetti e impila ancora.

Ama soprattutto quando i vicini gli regalano vecchie casette per gli uccellini: che meraviglia metterle una sull’altra e costruire una sorta di condominio, così tutti quei preziosi e trillanti animaletti possono vivere, serenamente, lì con lui, graditi ospiti del suo giardino. Arrivano dai boschi, dai prati, dalle montagne e dal cielo. Oltre le nuvole non trova risposte.

Il malinconico Filippo non ha mai avuto la curiosità di viaggiare e vive tra le sue cose e la sua routine, fino al giorno in cui una fotografia di una bambina trovata in una consumata valigia lasciata lì, fra le cose accatastate, non gli dà un’ispirazione che decide di seguire.

Cadendo sull’erba, quella valigia si è aperta, ne escono mazzetti di foto, lettere, cartoline e francobolli. Ricordo quando camminavo lungo le rive della Senna, a Parigi, e dai bouquinistes trovavo fotografie, lettere e cartoline. La fantasia volava subito lontano, a immaginare storie e vite, avventure lontane e romantiche, il desiderio di scappare.

Così Filippo mi assomiglia nella ricerca di una storia fra quelle pile di libri e giornali, assomiglia a tutti quei sognatori che in una fotografia ritrovano la loro libertà.

Gli parevano immagini insignificanti, gente comune e sconosciuta, un poco di noia, ma, tra esse, una foto di una bambina seduta su un’amaca tesa tra due ulivi, che pare volare verso il cielo, libera, tra i rami. Dietro la foto una nota: un paese lontano, ma davvero meraviglioso! Qui sono al settimo cielo. Che sogno…

Al settimo cielo. Come si fa ad esserlo? Come si fa ad arrivare al cielo? Si domanda Filippo in pigiama, sotto le coperte. Da dove iniziare? Forse mettendo tutte le cose una sull’altra, sedie su sedie, tavoli su armadi, libri su libri, in giardino, una pila altissima, dove la solida base è la parte più importante. L’inizio è ciò che conta.

Ma serve poi davvero accumulare tutti quegli oggetti? Per cosa, per chi? Per chi fa tutto questo? Dove andare e quando? A sud? Se arriva l’ispirazione, però, questa va seguita…

Bas Rompa, Cosa su cosa, illustrato da Kaatje Vermeire, Kite edizioni, Padova, novembre 2023, 32 p.

Bas Rompa, classe 1957, è uno scrittore e poeta olandese. Ha pubblicato le prime poesie all’inizio degli anni ’80 e, poi, quasi 30 libri di poesie, racconti per bambini e libri illustrati.

Kaatje Vermeire nasce nel 1981 a Gand dove si laurea all’Accademia reale di belle arti. Nel 2008 esce il suo primo albo illustrato, “La signora e il bambino”, con cui vince il premio Boekenpluim. Il suo secondo albo, “Le cose della vita” fa parte dei 50 migliori libri illustrati del 2013. Coniuga collage, incisione, pittura, disegno e digitale. Sito web

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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