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Appena uscito in libreria “Il giardino incantato”, di Luca Tortolini e Maja Celija. Un delicato albo che sa vedere oltre, oltre il giardino.

Canto e incanto, la voce fuori campo di un’elegante statua marmorea che, scolpita con abilità e delicatezza, stagione dopo stagione, racconta i piccoli mutamenti che osserva, nel corso del tempo, che scorre lento, in un piccolo giardino. Panta rei. E lei assiste.

È la magia dell’albo illustrato di Luca Tortolini (che ci ha abituato a libri bellissimi, ricordiamo quello sul giovane Truffaut), illustrato da Maja Celija, Il giardino incantato, Orecchio Acerbo editore.

Un mondo fatato. Con la primavera tutto comincia a muoversi: i bambini tornano a giocare agli esploratori, i piccoli animali a mostrarsi, i fiori a sbocciare. In aprile il tempo pare accelerare il suo movimento, il giardino si risveglia al canto festoso e allegro degli uccelli. Lumache pallide, mosche svolazzanti, talpe impiccione e formiche frettolose fanno capolino e corrono di qua e di là.

Durante l’estate c’è un bel viavai, i colori sono più intensi, gli scrosci di pioggia si alternano alle brezze che puliscono il cielo. Odori, rumori e mutamenti continui, luce soprattutto.

In autunno, col vento sempre più teso, il giardino si svuota e le foglie si ammucchiano. Il caldo lascia spazio al freddo, in venti iniziano a soffiare più ostinati e fastidiosi, sempre meno persone visitano il giardino, salvo il giardiniere che è sempre presente. I colori cambiano ancora, le foglie imbrunite danzano al ritmo di note immaginarie e il vento se le porta via. Delicatamente.

Poi arriva il silenzio che annuncia l’inverno e che si fa ascoltare: tutto si ferma, il giardino si chiude su sé stesso, quasi a farsi forza. Il giardino dorme e sogna.

Ed è in questa solitudine, quando nessuno guarda o ascolta, che la narratrice di pietra, una statua, si concede la sua passeggiata. Con un misterioso amico che i piccoli animali del parco le hanno costruito, per farla sentire meno sola. Lei che non smette(rà) mai di amare quel luogo.

Fino al giorno in cui una nuova piccola gemma si affaccia, riscaldata da un tenue raggio di sole. Il giardino sonnolento, sbadigliando, ritrova il desiderio del risveglio. E tutto ricomincia.

Una favola meravigliosa, avvolgente e carica di speranza, di quelle da leggere e rileggere, a tutte le età, a tutte le ore e in tutte le stagioni.

Luca Tortolini è scrittore e sceneggiatore. Vive a Macerata e ha pubblicato, tra gli altri libri: “La volpe e l’aviatore” (selezionato al Prix Nénuphar de l’album jeunesse, 2018 Francia), “Il catalogo dei giorni”, “La vera storia di King Kong” (Kite edizioni) e “Anna e la famosa avventura nel bosco stregato” (Bao Publishing). È docente di scrittura, ama i gatti, i giardini e i libri. I suoi libri sono tradotti in diverse lingue. Nel catalogo di orecchio acerbo: “Le case degli altri bambini” illustrato da Claudia Palmarucci (Menzione Speciale Opera Prima al Bologna Ragazzi Award 2016, e selezionato al premio Janusz Korczak 2017 in Francia), “Ernest e Biancaneve” illustrato da Alice Barberini (2022) e “Io e Charlie” illustrato da Giacomo Garelli (2019).

Maja Celija è nata a Maribor (Slovenia) nel 1977. A cinque anni si trasferisce con la famiglia a Pula, in Croazia, dove compie gli studi classici. Nel 1995 segue il corso di illustrazione preso l’Istituto Europeo di Design di Milano e si diploma nel 1998. Nel 2002 consegue inoltre il diploma di grafica presso il C.F.P. Bauer di Milano. Da allora lavora come illustratrice per diverse riviste. Ha esposto le sue illustrazioni in molte mostre collettive e personali in Italia e all’estero ed è stata selezionata alla Mostra del Libro per Ragazzi di Bologna nel 1999, 2005 e nel 2007. Nel 2005 ha rappresentato l’Italia alla Biennale dell’Illustrazione di Bratislava. Attualmente vive e lavora a Pesaro.

Maja si racconta

Luca Tortolini, Maja Celija, Il giardino incantato, Orecchio Acerbo editore, 2023, 44 p.

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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