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Uscito in libreria il 26 gennaio, l’albo “I migranti” di Marcelo Simonetti e Maria Girón, edito da Kalandraka, affronta l’incontro con l’altro con umorismo e intelligenza, attraverso lo sguardo curioso e innocente dell’infanzia. Perché i bambini non vedono differenze.

L’annuncio dell’arrivo di due migranti desta sorpresa e curiosità nel bambino narratore e in sua sorella. Nel momento stesso in cui la maestra Alicia comunica la notizia, al suono della campanella escono dall’aula di corsa. Vogliono arrivare a casa il prima possibile, li aspetta il risolatte della nonna, ma quell’annuncio frulla loro in testa.

I due fratellini tentano di immaginare cosa si celi dietro quella parolona ma dopo buffi tentativi (forse i migranti sono un tipo di dolce, forse sono degli animaletti carini tipo i ricci, o magari somigliano a giochi di parole), e anche se vorrebbero spiegare alla mamma li loro timori, la smettono per andare a giocare con i nuovi compagni di classe. Che sono, semplicemente, nuovi compagni di risate e giochi.

Una maniera delicatissima di spiegare ai bambini che dietro parole a loro incomprensibili non ci sono né spiriti maligni o spettri che li costringono a lasciare la luce accesa, né brutte sorprese. Che la curiosità e la gentilezza vincono su tutto. A loro che non vedono differenza fra essere umani, nemmeno se la immaginano.

Libro meraviglioso, per le scuole e non solo.

“Siamo entrati in classe con una fifa blu, aspettandoci il peggio, però non era ancora arrivato nessun dei compagni, c’erano solo due bambini nuovi seduti in fondo all’aula”. (…)

Marcelo Simonetti, Maria Girón, I migranti, Kalandraka Italia, 2024, 36 p.

Marcelo Simonetti sito web e pagina Instagram

Maria Girón pagina Instagram web

Libri per bambini, per crescere e per restare bambini, anche da adulti.
Rubrica a cura di Simonetta Sandri in collaborazione con la libreria Testaperaria di Ferrara

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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