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Quando uno scende nella poesia
non trova più l’uscita…

(Vladimir Holan, traduzione di Serena Vitale)

 

 

Coniugata con la vita

La mia pelle è un cielo

di cui prendere le misure

Sempre chiaro il suo colore

punteggiato di stelle scure

(Miriam Bruni)

 

Forse hai smarrito il mio cuore

Forse hai smarrito il mio cuore,

le mie palpebre,

i gomiti induriti a scriverti,

il corpo piegato come un arco

quando ti aspetto e

 

con la colonna vertebrale a pezzi

quando smetto di aspettarti

forse hai capito che la tenerezza

è una esagerazione,

forse è stato un sollievo

non dover più aprire le braccia,

forse soltanto hai pensato

quanto la mia chioma bianca

può essere ancora pericolosa.

(inedita)

(Natalia Bondarenko)

 

52 

Vita che non paga. silenziosa vita. vita rarefatta. savia e sottotono. silenziosa vita. vita mirata.

sfrondata. lasciata all’orizzonte. disadorna vita. vita sfrenata dai capelli sulla china. vita lanciata nella

corsa. folle. a cinquantadue metri all’ora. una striscia d’olio sull’asfalto. e un sospetto di veleno. lui che

sbanda apposta l’evasione.

(Loredana Semantica)

 

30

Arida la lingua senza sole. nonostante sembrasse un pozzo senza fondo. nonostante avesse in corpo.

slanci d’azzurro e verdi foglie. anche a pescare con la schiumarola. niente affiora. nessun suono.

nessuna parola. questa l’ora trentesima. risacca dell’insignificanza. pena nera. nera pietà del mondo.

(Loredana Semantica)

Le due precedenti poesie sono tratte da “L’informe amniotico – Appunti numerati e qualche poesia” , Limina mentis Editore, 2015)

 

Le poesie taciute

Le poesie taciute

sono parole lasciate sepolte nel sangue

parole che rimbalzano

come sassi piatti sull’acqua

pulsano come sassifraga

nella roccia

e si moltiplicano

in nuovi prodigi

si innalzano

come sciame unico di farfalle

come il suono dell’erba

nel suo germinare

dalla terra che profuma di rosso

(inedita)

(Rita Bonetti)

 

 

Notturno d’estate

nella burrasca di notte

l’acqua si confonde,

si nasconde nel mare

prima di uscire sulla battigia

si era chiesto seriamente

se ne valeva la pena,

se la sentenza era adeguata

ai possibili incontri,

per dare slancio a questa vita

grigia, di cronaca comune

il frutto della riflessione

aveva il profumo

dell’universo naturale.

Il caldo dell’estate

si mescolava

al freddo slargo di mare

pieno di stelle affacciate.

(inedita)

Pier Luigi Guerrini

 

Ho stretto amicizia con una pianta

Ho stretto amicizia con una pianta

dell’androne, accanto al portaombrelli.

Le racconto dei girasoli — di come

è grande la mia gioia quando saltano

agli occhi da un cavalcavia: chissà

se può immaginare i loro dolori.

Vedo stralci di Milano dalle vetrate

sbeccate del portone, uomini e donne

con le buste della spesa, bambine

svelte sui gradini. Qualcuno c’è

che mi saluta senza più sorpresa.

Da qualche mese vivo arresa —

accampata finché non torni

in fondo alla rampa delle tue scale.

(inedita)

(Lara Pagani)


LO  SCAFFALE POETICO
Alcune segnalazioni editoriali interne al mondo della poesia.

  • Fare poesia (a cura di Paola Springhetti e Gian Carlo Olcuire), Editrice A.V.E., 1994
  • Roberto Dall’Olio, I ragazzi dei Giardini, Pendragon, 2022
  • Roberta LippariniLavanda per l’orco, Secop edizioni, 2023

la rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.

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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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