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La nuvola nasconde le stelle e canta vittoria ma poi svanisce: le stelle durano.
(Rabindranath Tagore)
Estate 1979

Costellazioni di pensieri
via lattea di scintille.
Nel giorno assolato e caldo
i frutti maturano
e il vino della solitudine
inacidisce nel bicchiere.
Ritrovata
strada perduta
fra le colline del mattino
chiaro e polveroso
di luglio.

 

Temporale

I suoni del temporale
fuori dalla finestra,
sprazzi di luce, lampi.
Il tuono scuote l’albero
nel giardino,
e le mie radici.
Nelle profondità scavate
ripercorro
i sentieri
che avevo lasciato,
alla luce
ritornano parole,
gli antichi arnesi di lavoro.

 

Luce

Il cerchio di luce
nel cielo in attesa
si fa pozzo profondo.
Ritorna un vento di tempesta
ali di uccello si piegano,
urtano contro
gli spigoli delle parole dure.
Il cerchio di luce
brilla dalle profondità marine
un’ancora sepolta
di una nave ribelle.

 

Ricordo

Spiegami
quei tuoi occhi
e la difficoltà di vivere
Spiegami
il grigio del cielo
di quei giorni.
Ricorda
le promesse del mattino.

 

Inverno sudamericano

Le braci nella stufa,
crepitava l’inverno
fuori dalle finestre.
Le onde oceaniche
arrivavano nel cuore
della tua terra
mentre
i nostri occhi
percorrevano il sentiero segreto.
La freccia era già scagliata nel cielo.
Prendimi
dentro un giro di tango
avvolgimi nella seta del ricordo.
Portami sull’orlo
dell’amore e
lasciami andare.

 

Maria Angela Malacarne (Ferrara). Sono nata nei primi anni ’60, quindi nel periodo del boom economico. Per fortuna dal suo ottimismo e dalla sua fiducia nel futuro sono uscita indenne. Ho, da quando mi ricordo, una passione per la lettura e una precoce tendenza a scrivere, principalmente poesie. Ho lavorato nella pubblica amministrazione, cercando di coltivare le mie passioni, la scrittura, la lettura e il cinema. In particolare sono  una lettrice onnivora, mi piace scoprire scritture che nascono da culture diverse.

 

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.

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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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