Parole a capo
Marco Sestini: “Non aspettare per vivere” e altre poesie
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“Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili.“
(Italo Calvino)
CON TATTO
Per gli aculei del mondo
non ho più mani,
le tue puoi darmi,
rimosse radici di vita.
E se quel lieve contatto
di rosa sfumato
è sol nostalgia
di quel che ho donato
respiro divenga energia.
Al mio alato pensiero
che vago si muove
tra il fuoco ed il vento
non comando parole
raccolgo calpestata armonia.
(Inedito)
NON ASPETTARE PER VIVERE
Non aspettare per vivere.
La vita è nel cristallo
che rifulge di sole,
è nel battito d’ali
di una colomba,
vita è l’evento
che non avevi atteso,
la nudità dell’albero a settembre
il silenzio in un respiro.
Non aspettare per vivere.
Se necessario
smetti il tuo dovere,
vai ad osservare
un gatto o una donna
che porta fiori al cimitero,
accendi una fiamma
per chi ci ha lasciato,
per un estraneo malato
e per il mondo intero.
(Inedito)
PORTAMI PAROLE D’AMORE
Portami parole d’amore,
che mi guariscano dalla paura
di realizzare il mio disegno,
di non averne la forza.
Portami la luce dell’Equinozio
nel giorno di contemplazione
che tanto mi appartiene
eppure mi sfugge.
Portami te,
il tuo chiaro fiore
che oggi voglio odorare
e il raggio tuo, Sole,
di cui non sono che l’ombra.
LA ROSA
La rosa,
quella gemma vermiglia che irrompe nel cammino
dopo vaghi e isolati meriggi
di libertà conquistata a ogni metro
come una bacca di bosco spogliata
delle sue lacrime a maggio mi appare.
O MUSA
O Musa
quale miracolo
di giugno adorato
schiude la pioggia.
Quale visione dolce e piena,
ritrovarsi vivi
verso il villaggio la cima le aquile,
respirare colore.
Gli occhi coperti di pianto
per il nuovo giorno che nasce,
o Musa
quale miracolo.
(Poesie tratte dal libro “Accessi di eternità“, Controluna Edizioni, 2021)
Marco Sestini nasce alla vigilia dell’equinozio d’autunno del 1989. A ottobre 2021 è uscita per Controluna Edizioni la sua prima silloge poetica, intitolata
“Accessi di eternità”.
I suoi versi, essenziali e lirici a un tempo, dallo stile in costante evoluzione, tessono la trama di una biografia interiore complessa, a cavallo tra le cruciali domande
sull’esistenza umana, in apparenza insolubili, e l’anelito spirituale capace di avvicinare il terreno al divino, e viceversa.
LO SCAFFALE POETICO
Segnalazioni editoriali interne (o contigue) al mondo della poesia.
- Antonio Spagnuolo, Riflessi e velature, La valle del tempo , 2023
- Tiziano Broggiato, Il copiatore di foglie, I Quaderni del Battello Ebbro, 1998
- Alberto Ronchi, Anni meravigliosi, MODO INFOSHOP, 2019
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
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Pierluigi Guerrini
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