Parole a capo
Giorgio Casali: “Per il compleanno di Claudio” e altreGiorgio Casali
Tempo di lettura: 2 minuti
“La poesia è l’unica assicurazione disponibile contro la volgarità del genere umano”
(Josif Brodskij)
Per il compleanno di Claudio
Quando la sera è legale,
è primavera e spingiamo
oltre il ponte, oltre il fiume e la terra modenese
mentre una canzone ridice chi eravamo
e finisce svanendo la frequenza –
con voi Meri e Claudio e Daniele
a bere stasera scordando anniversari.
*
È vero, come siamo cresciuti
dieci estati indietro al parco
con il motorino, il primo orecchino
che ancora portiamo con fare bambino
– ci mette del tono, ci finge ribelli –
quando s’ammette, sdraiati a fumare,
il piacere che è stancarsi a lavorare.
*
Sono nuovi questi versi come riti
come danze della pioggia sui calanchi
fino a che l’afa passi via tra i viali
dove ancora ci siamo incamminati;
né tombe che ci fanno lo sgambetto
né prati nutrienti per i fiori;
cosa farci, cosa farci dell’amore
se d’amore non abbiamo più sentore.
Amarle
Quando la curva ti spara in faccia
vento forte e ti manca il respiro,
àlzati ancora più sopra nel sole
giocando a panorami e mani strette
– e stare qui seduti per colline
amarle amarle amarle
e poi non ricordarle.
da Notte provincia (seconda edizione 2023, in uscita presso Edizioni Contatti)
Segni sulla pelle
Hai graffiato la notte con le unghie
e con i denti, eri bella e timorosa
dei miei segni sulla pelle, graffiti
con forza che hai marcato
come le gomme
su un prato a Ferrara.
da Sotto fasi lunari (Incontri editrice, 2013)
Che tu goda o meno
Dalla prima volta che mi guardi
coi tuoi occhi scuri grandi
sei mistero, che tu goda o meno,
malinconico sguardo che a sbalzi
mi guarda e proprio mi rende
nel mio letto domestico atteso.
da Domestiche abitudini (Edizioni Contatti, 2020)
Giorgio Casali è nato nel 1986 e vive a Fiorano, in provincia di Modena. Ha pubblicato alcuni libri di poesia tra cui Notte provincia (Edizioni clandestine, 2011), Sotto fasi lunari (Incontri editrice,
2013), Diarietto cattolico (Giuliano Ladolfi editore, 2016) e Domestiche abitudini (Edizioni Contatti, 2020). Suoi testi sono inseriti nell’antologia Poeti di corrente (Le voci della luna, 2013), curata da Matteo Bianchi e Anna Ruotolo, e sul sito di Atelier. Con il pittore Andrea Chiesi ha pubblicato il catalogo d’arte 19 paintings 19 poems (Italian Cultural Institute of New York, 2014), dal quale è stato estratto lo spettacolo “Forma Suono Parole”, con la collaborazione musicale dei Divisione Sehnsucht, presentato la prima volta al Poesia Festival 2014. È uno dei centoquattro poeti dell’antologia Come sei bella (Compagnia Editoriale Aliberti, 2017) curata da Camillo Langone e dedicata all’Italia.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
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Pierluigi Guerrini
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
che belle poesie