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Parole a capo
Francesco Loche: «Passaggi» e altre poesie

Articolo pubblicato il 13 Marzo 2025, Scritto da Pierluigi Guerrini

Tempo di lettura: 2 minuti


Francesco Loche: «Passaggi» e altre poesie

Non dite “ho trovato il percorso dell’anima”. Dite piuttosto “ho incontrato l’anima mentre cammina sul mio sentiero”. Poiché l’anima percorre tutti i sentieri.
(Kahlil Gibran)

Passaggi

il mondo è passato
il tempo è passato
i volti
le età
passati
da me
davanti alla casa rossa.
Il mio secolo
è alla fine
uguale
ancora
al suo inizio.
Qui sono nato
e qui sono ancora
Attendo
con stupore curioso
ancora
la fine dell’attesa.

 

*

 

Sospiri di luna

Sospiri di luna
di falce schernita
in questo crepuscolo marino.

Coltri di nubi
nere
a giacere sul mare
che quasi scomparendo
all’orizzonte
annulla piano
il giorno che muore.

Cammino
avvolto da questo buio amico
e ascolto le storie eterne
di questo sciabordio
invisibile
di onde stanche.

E la solitudine mi avvolge
amica
compagna
verso la notte
ancora sconosciuta.

 

*

 

Alla fine della luce

Fine della luce
svanisce ogni colore
seriche visioni di ombre
silenzi
niente ricordi
niente diviene
e lì
oltre il sipario
chiuso
del giorno
traduco il non detto
essenziale.

 

*

La vita si immagina

La vita si immagina
in questo sole tiepido
ma oltre la fine del gioco
la verità spietata
o folle
in danze di inchiostro
trasuda emozioni
di piccole morti
di chi
si vuole poeta.
*

….e mi perdo

..come se mi stessi perdendo
affascinato
in un sogno di nebbie
trascinando vuoti distratti
e colpevole mi perdo cose
come da una tasca bucata
Sono questi
i tempi di anni pesanti
che gioco
in una quotidiana giovinezza
e tu mi sei attorno
come l’aria del mio cuore
in ogni attimo
dei miei pensieri..
Aspetto i tuoi passi
i tuoi gesti, i silenzi
e questo basta
al mio piccolo universo
………
e mi perdo
mi perdo
sempre
mi perdo
nel cercarti

accanto

Francesco Loche è nato, vive e sogna nella provincia ferrarese ad Ostellato. Scrive di sé: “Sono un essere senza curriculum, così come spesso vorrei essere senza storia. Ho cercato rifugio e senso esistenziale nel gioco delle parole, nel loro significato vero e profondo, nella semantica del cuore…la poesia.” . In “Parole a capo” sono state pubblicate altre sue poesie il 25 marzo 2021, il 9 marzo e il 31 dicembre 2022.

In copertina: foto di wal_172619 da Pixabay
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Questo che leggete è il 275° numero. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.
E’ possibile inviare proprie poesie all’indirizzo mail: gigiguerrini@gmail.com per una possibile pubblicazione gratuita nella rubrica.
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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani