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“È sempre così, per tutta la vita sono arrivato alle cose dopo averle incontrate nei libri.”
(Jorge Luis Borges)

 

LA MIA NON È POESIA

 

la mia non è poesia
è una strada sterrata
una nebbia che s’infittisce
un incedere a tentoni

la mia non è poesia
è il suono del diapason
un abito di seta
una figura a metà cancellata

in fondo cerco solo d’imprimere
i miei versi sulla carta

la mia non è poesia

 

L’ANIMA È NUDA

 

l’anima è nuda
ruota in un’orbita
di plasma e cartilagini

ad ogni sorso d’acqua
a me sembra più viva

 

CARTILAGINI DI FIATI E D’INCHIOSTRO

 

è virginale il segreto
di ogni poesia
parola femminea
stretta nei versi

lavora a fondo la materia
e accoglie nel suo morbido grembo
cartilagini di fiato e d’inchiostro

 

IL MIO POETARE

 

ha maturato con forza
il caldo seme del mio poetare

involucro verbale
nato per sorprendere e incantare

involucro di dettagli
rarefatti e profondamente vivi

involucro che nasce
da un accordo di incensi e resine

involucro che resiste
nel tempo immobile del presente

non esiste confine più puro

 

UN LUNGO INVERNO


un non-sguardo
mescola il suo vedere
a strappare dall’oblio e dal nero
il proprio vissuto

sensi e carne raggelati
nel disordine del loro grafismo
lembi di un tempo lontano
ognuno nel proprio alfabeto
che sembra non avere mai fine

una pagina bianca
intorno al corpo
e al centro del foglio
uno schizzo frettoloso
di mani colme di neve

quel nascere insieme
di fogli di carta sparsi
segnerà l’inizio
di un lungo inverno

 

QUALCOSA IN LONTANANZA

 

qualcosa in lontananza
ruota il palmo della mano
e sembra dirci qualcosa
su cosa sia questa mia preghiera

tra carne e carne
a mani giunte

(Le poesie che pubblichiamo, su autorizzazione dell’autrice, fanno parte della raccolta “La mia non è poesia” uscita nel 2017 per Aljon Editrice. Nella prefazione leggiamo che “le poesie di Floriana Porta incarnano i percorsi interiori che ognuno di noi vive nel suo io più profondo, dove la natura, il surreale e il sogno coesistono in maniera sorprendente. (…) una poesia dallo stile ermetico, che fa a meno della punteggiatura, e lontana dalla retorica e dal sentimentalismo.”)

Floriana Porta è nata a Torino nel 1975, vive a Vinovo e fin da piccola ho avuto la necessità di scrivere, comporre e disegnare. Si presenta con forme espressive di rara intensità e la sua opera – poetica e figurativa – si dispiega fra la natura e la bellezza, l’introspezione e il sogno, elementi imprescindibili della sua riflessione esistenziale. Uno stile, il suo, caratterizzato da raffinatezza, contemplazione e armonia. Ha esposto nel Torinese e nell’Astigiano le sue opere ad acquerello; attualmente collabora con diversi siti culturali e artistici. Titoli delle sue principali pubblicazioni: Verso altri cieli (Edizioni REI, 2013), Quando sorride il mare (AG Book Publishing, 2014), Dove si posa il bianco (Sillabe di Sale Editore, 2014), L’acqua non parla (Libreria Editrice Urso, 2015) Fin dentro il mattino (Fondazione Mario Luzi Editore, 2014), La mia non è poesia (Aljon Editrice, 2017), I nomi delle cose (Edizioni L’Arca Felice, 2017), In un batter d’ali (AG Book Publishing Editore, 2018), Offro respiro ai versi (La Ruota Edizioni, 2018), Il Giappone in controluce (AG Book Publishing Editore, 2020), L’infinito è in me (AG Book Publishing Editore, 2021).

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su periscopio. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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