Parole a Capo /
Fabio Vallieri: “Poesie in tempi di attesa”
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“Tornate non dovete fare altro. Qui se ne sono andati tutti, specialmente chi è rimasto.”
(Franco Arminio)
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(Poesie tratte da: ” Cutter (ciò che si insinua)” Puntoacapo Editrice, 2023)
Fabio Vallieri è nato a Ferrara nel 1971. Ha vinto, per la poesia, il Premio “Granaglione” (Bo) 1996, il Premio “Dante città di Ferrara” 1997, il Premio “Gianfranco Rossi” 2001. E’ stato segnalato al Premio “Riverart” città di Venezia 1994. E’ stato incluso nell’Opera Comune. Antologia di poeti nati negli Anni Settanta (Borgomanero, Atelier 1999).
Di “Come Ruggine”, sua opera prima, ne hanno parlato Sandro Montalto, “Il Segnale” n.56(2000); Giuliano Ladolfi, “Atelier” n.11(1998), Giorgio Manacorda, Annuario di Poesia 2002-2003 (Roma, Castelvecchi) e ancora Sandro Montalto nel volume, Tradizione e Ricerca nella Poesia Contemporanea (Novi Ligure, Joker 2008).
Di “L’Urto”(Ladolfi Editore) 2011, sua opera seconda, ha ricevuto una segnalazione di merito al Premio “Antonio Guerriero” Civetta di Minerva (Starze di Summonte, Avellino 2013).
Una selezione di testi tratti da “l’Urto” è comparsa sul numero 16 della rivista “Versodove”. Suoi testi sono stati pubblicati sulla rivista “Atelier”.
Nel 2013, assieme al cantautore Simone Beghi, ha dato vita al progetto TETRO dando alle stampe il cd autoprodotto “Dissonanze Armoniche d’Urto” proponendolo in più occasioni in set live anche presso la “Resistenza”, Circolo Culturale e Sociale ferrarese.
Cutter(ciò che si insinua), Puntoacapo Editrice, terza opera, viene edito nel marzo 2023 con una prefazione di Fabrizio Lombardo.
Lavora nello stabilimento Petrolchimico ferrarese.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.

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Pierluigi Guerrini
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
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