Parole a Capo /
Daniel Origlio: “Fare canestro con le parole”
Tempo di lettura: 2 minuti
“L’adolescenza è una riserva per gli anni in cui la fantasia avrà cessato di parlare.”
(Giorgio Bocca)
RICORDO
Lo Ricordo
quella mattina che me lo dissero
Lo Ricordo – con una chitarra
seduto alla cattedra
Era amante della montagna
ma quella mattina
molto nevosa e scivolosa
Era vicino
A quel buco buio e profondo
senza via di ritorno
É dolore
riprendere la chitarra tra le mani
É musica
ciò che mi rimane di lui
*
BASKET
Lo ricordo
quel momento che mi innamorai
Lo ricordo
rimbalzante nel campetto
Ero spensierato in quel momento
in cui pensavo a come mi sono innamorato
Ero lì che aspettavo quella palla a spicchi rotonda e
arancione come un evidenziatore nelle mie mani
È fantasia
quella che si può usare nel parquet
È Pace
quella che porta questo sport emozionante.
L’EMOZIONE DI UNA PARTITA
Lo sento
nella mia testa i rumori, i battiti del cuore!
Lo sento
che accelerano sempre di più
Ero lì che aspettavo di sforzarmi e
di alzarmi da quella panchina
pian piano di soppiatto avvicinarmi al tavolo dei cambi
Ero là in quel momento
con due piedi nel parquet
in cui si deve essere spensierati e senza pesi nella nuca,
la palla batte sul campo,
il cuore accelera, l’ansia sale!
È paura
di non essere all’ altezza
quella che si ha su una
semplice piattaforma con delle linee
È spensieratezza
che porta quella palla e ha quel cesto
a forma di cerchio rosso acceso.
Daniel Origlio (Ferrara) Studente. E’ nato il 11/04/2007, quindi sta per compiere 17 anni. Gioca a basket. Da un po’ ha scoperto che con la poesia ci si può esprimere.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.

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Pierluigi Guerrini
Commenti (3)
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Bravo Daniel, sei sicuramente all’altezza perchè il cuore va oltre, oltre il ferro, ma scende giù accarezza la retina.
Salve sono Daniel, grazie mille del commento!
complimenti Daniel!!!