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“Ogni cosa ha la sua bellezza, ma non tutti la vedono.”
(Confucio)

I
Chissà se potresti capirlo
guardando quella foto,
se lo accenna o lo confessa
la piega scontrosa del sorriso,
o il braccio magari, se spunta
nella presa un’insidia di fine
senza tentennamenti,
se il quadretto domestico
ha un risvolto livido –
interrompiamo un attimo
il respiro per dirvi – se si nota
la cravatta atta ad allentarsi,
l’orologio al polso che
svela la durata, e l’età allora
delle bambine, troppo distratte
per sentire la voce premurosa
che si affaccia dal portone:
ora del decesso, adesso.

II
Negli anni ho provato a osservarti
da un’altra prospettiva – da dietro
vince ancora la parabola del corpo.
Una falce puntata sulla schiena, dici.
Sei seduta sulla soglia della finestra,
di fronte, la collina vuota e bruciata – mi vedi?
“quando luglio è ardente, miete lesto”,
la macchia di silenzio si allarga nella testa,
ma è solo la metà di te che vuole andare.
O forse sono io, così è consolazione.
Ti racconterò di Deiva, della sera
lenta e rosata che sale su dal mare,
al telefono non parli – allora è vero,
niente può essere mosso nel passato.
Resta il fermo immagine, lo scatto
in cui il tempo si congeda dal tempo,
la lotta con la memoria che ingombra
– cose senza peso, i fermagli, i coralli
della spilla, la moka per due, la foto
nel cassetto dove tua figlia sembra affievolirsi.
Non avremo una parola per riconoscerci.

III
Scrivere di te vuol dire sondare
il mio silenzio, ascoltarlo dal fondo
di un pozzo in cui ristagna una pellicola
bagnata col tuo volto

lasciare che rimbombi
il mio trauma, la trama di paura
di cui sono fatta.

Cristina Simoncini (1966) è nata a San Giovanni Valdarno, ha pubblicato su molti blog e riviste online, da poco anche su carta.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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