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Elezioni europee: giovani in direzione ostinata e contraria
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Elezioni europee: giovani in direzione ostinata e contraria
The day after. Boom in Europa della Destra. Giorgia Meloni sugli scudi. Tracollo di Macron (che un po’ di destra è anche lui) e cavalcata trionfale di Marine Le Pen. Male anche in Germania. Esulta Ursula von der Leyen, che sarebbe il Centro ma anche lei ultra liberista, perché il prossimo governo dell’Europa rimarrà probabilmente quello di prima, Sempre atlantista, bellicista, impotente.
C’è però un piccolo dato (fonte Ministero dell’Interno) che racconta qualcosa di diverso. I giovani italiani (18-29 anni) hanno votato a sinistra, e soprattutto per un Europa solidale e di pace.
Fratelli d’Italia, primo partito in Italia con quasi il 29%, tra i giovani dai 18 ai 29 anni scende al 14%, meno della metà. PD, 5 Stelle e Alleanza Verdi-Sinistra lo precedono nettamente [vedi foto a fianco].
Se poi ci concentriamo sul voto degli Studenti Fuori Sede il dato è ancora più clamoroso. La lista Verdi Sinistra Italiana – in lista Mimmo Lucano e Ilaria Salis – supera il 40% de consensi. Ecco i dati del Ministero dell’Interno: Alleanza Verdi-Sinistra 40,35 per cento, seguita dalla lista del Partito Democratico (25,47 per cento) e da quella di Azione (10,21 per cento). Seguono poi il Movimento 5 Stelle (7,84 per cento), la lista Stati Uniti d’Europa (7,64 per cento), (3,37Fratelli d’Italia per cento), Forza Italia (2,33 per cento) e Pace Terra Dignità (1,73 per cento). Con 93 voti, la Lega si è fermata allo 0,53 per cento. Evidentemente il supervotato Vannacci ai giovani non piace.
I numeri non hanno bisogno di commento. O forse solo uno: i giovani e gli universitari italiani – tanto quotidianamente vituperati, quanto blanditi e corteggiati in tempo di elezioni – non sono dei qualunquisti e neppure degli agitatori. Semplicemente sognano un Italia e un Europa che non c’è.
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Francesco Monini
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