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Sono 1,414 milioni i detenuti in Europa (102 ogni 100mila abitanti al gennaio 2021). La fonte è il rapporto SPACE 2021 Statistiques Pénales Annuelles du Conseil de l’Europe (vedi anche la relazione di sintesi), aggiornato annualmente dal 1983.
In Usa, Cina, Russia e Turchia, sono rispettivamente 718, 118, 328 e 325. I dati della Cina sono dubbi.

I numeri più esigui sono in Germania, Olanda, Svizzera e nei cinque Paesi nordici.
L’Italia si mantiene al di sotto della mediana, con 90 su 100mila abitanti (in lieve calo), pari a 53.329 detenuti.

I suicidi sono 5,7 ogni 10mila detenuti in Europa. in Italia il doppio: 11,4.

La durata media della detenzione in Europa è pari a 9 mesi (Italia 18 mesi); in Europa il 23.5% ha una pena da 1 a 3 anni (Italia 16.3%), il 17.2% tra i 3 e i 5 anni (Italia 22.3%) e il 20.8% una da 5 a 10 anni (in Italia 29.1%). All’ergastolo sono l’1.7% del totale (Italia 4.9%). Dieci paesi hanno condizioni di sovraffollamento (tra essi lItalia, che ospita 105 detenuti ogni 100 posti disponibili).

Tra le persone detenute solo il 5% sono donne (Italia 4.2%); il 15% sono stranieri (Italia 32%).

Per ogni membro del personale degli istituti di pena risultano esserci nella media europea 1,4 detenuti; se, tuttavia, si considera il solo personale adibito esclusivamente alla custodia, il rapporto è di 2,3 detenuti per ciascun addetto. Il costo della detenzione in carcere in Europa è di 27 miliardi, 28mila euro all’anno (50mila in Italia) per ogni detenuto.

Nei paesi nordici ci sono meno detenuti in quanto meno recidivi: migliori condizioni sia in carcere, sia altrove (metterli per esempio su un’isola in relativa libertà) costa alla fine meno, portando ad una recidiva minore (circa 30% rispetto al 70%). Una delle esperienze più avanzate in Italia è stata fatta al carcere di Milano–Bollate dalla ex direttrice Lucia Castellano che ha scritto un libro (“Diritti e castighi, Il Saggiatore, 2009).

I dati di fonte Eurostat sono diversi da quelli di Space 2021, ma i confronti tra Paesi non cambiano.

 

Per vedere tutte le uscite della rubrica Numeri curata da Andrea Gandini clicca sul nome della rubrica.

Segui anche la rubrica curata da Mauro Presini  Le voci da dentro : “… le voci che provengono dalla nostra coscienza e che ci parlano direttamente, ma anche quelle  che provengono da chi è “dentro” cioè da persone che stanno vivendo l’esperienza del carcere…”.

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Andrea Gandini

Economista, nato Ferrara (1950), ha lavorato con Paolo Leon e all’Agenzia delle Entrate di Bologna. all’istituto di studi Isfel di Bologna e alla Fim Cisl. Dopo l’esperienza in FLM, è stato direttore del Cds di Ferrara, docente a contratto a Unife, consulente del Cnel e di organizzazione del lavoro in varie imprese. Ha lavorato in Vietnam, Cile e Brasile. Si è occupato di transizione al lavoro dei giovani laureati insieme a Pino Foschi ed è impegnato in Macondo Onlus e altre associazioni di volontariato sociale. Nelle scuole pubbliche e steineriane svolge laboratori di falegnameria per bambini e coltiva l’hobby della scultura e della lana cardata. Vive attualmente vicino a Trento. E’ redattore della rivista trimestrale Madrugada e collabora stabilmente a Periscopio.

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