La mattina del 7 marzo il Tesla Store di piazza Gae Aulenti a Milano è stato pacificamente invaso da Extinction Rebellion, per denunciare l’enorme potere, e l’influenza mediatica e politica, esercitata da Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale di oltre 400 miliardi di dollari.
Dopo essere entrate nel negozio, diverse persone si sono incatenate alle auto in esposizione e hanno aperto uno striscione con scritto “Ecologia per tutte, non fascismo green”. All’esterno intanto altri si incollavano alle vetrine, cantavano, parlavano con i passanti spiegando le ragioni della protesta e esponevano un secondo striscione “Make millionaires pay again”. Una parafrasi ironica del MAGA trumpiano, di cui Musk negli ultimi mesi è diventato una delle voci più influenti. “L’apparentamento con Musk di molte forze politiche della destra globale, incluse quelle al governo in Italia, equivale di fatto a una svendita della sovranità nazionale a favore di società private che, come è ovvio, hanno come obiettivo il loro personale profitto” spiega Lorenzo, uno degli attivisti di Extinction Rebellion all’esterno dello store.

Una dichiarazione che riecheggia il dibattito aspro avutosi alla Camera il giorno prima, con l’approvazione del Ddl Spazio, che viene da più parti criticato per aprire le porte alla gestione delle comunicazioni satellitari nazionali a un soggetto non europeo, la StarLink di Elon Musk, con potenziali ripercussioni sulla sicurezza nazionale.

La protesta di Extinction Rebellion si inserisce, inoltre, in una contestazione di dimensione globale nei confronti del patron di Tesla e del suo sostegno all’estrema destra internazionale, percepito da una parte dell’opinione pubblica europea come un pericolo per la democrazia e i diritti civili. In Europa e negli Stati Uniti, nelle scorse settimane, sono state numerose le proteste di fronte agli store della casa automobilistica. E in Europa le vendite di Tesla sono crollate, in particolare in Francia e Spagna, rispettivamente del 63,4 e addirittura del 75,4%.
Sotto accusa anche il divario crescente tra i molto ricchi e il resto della popolazione. Un problema scottante anche in Italia, dove la ricchezza dei miliardari italiani è aumentata di 61,1 miliardi di euro – al ritmo di 166 milioni di euro al giorno – raggiungendo un valore complessivo di 272,5 miliardi di euro detenuto da 71 individui.

E sono proprio i super ricchi a contribuire in maniera sproporzionata alla crisi ecoclimatica: l’1% più ricco della popolazione mondiale produce più emissioni climalteranti del 66% più povero.

Extinction Rebellion

In copertina; Milano, 7 marzo 2025,, Extinction Rebellion occupa il Tesla Store di Piazza Gae Aulenti (Foto di Zazoom)