Il meteo mette pioggia per tutta la domenica. Un watsapp di Miria mi salva: “C’è un open day del gusto al Museo di civiltà contadina di Bentivoglio.”
Arrivo senza prendere neppure una goccia d’acqua. Anzi sopra di me avanza sempre più il sereno.
Giro nei padiglioni tra i prodotti dei contadini e proposte di assaggi. Mi fermo in uno stand di un fornaio tentato da una tipica schiacciata bolognese.
Sembra molto soffice. E’ come piace a me, alta e morbida.
Qualcosa mi spinge più avanti verso un bancone tra i meno appariscenti. Dietro, gesticola simpaticamente con un cliente il titolare
“Guardi”, dice al cliente con voce gentile, “le lascio il mio bigliettino da visita. Prima di partire mi chiami, almeno cosi non viene per niente.
Ci sono due numeri di cellulare, il mio è quello sotto, l’altro da maggio non funziona più. È quello di mia moglie. È morta a maggio…”
Si fermano lì le sue parole, si volta, vede che ci sono anche io. “Mi sembra impossibile solo pochi mesi fa eravamo qui, lei di fronte a me …”
Poi ancora rivolto al cliente” …mi chiami e vedo se riesco ad accontentarla…”
“E per lei invece cosa posso fare? Qui ho una torta di mele con farina di castagne… Se compra una fetta le do pure la ricetta, cosi può rifarsela a casa quando vuole!
Questa è invece polenta con farina di castagne… non spetterebbe a me dirlo. ma è una cannonata. È affumicata. Accompagnata dai formaggi è la sua morte!
Ma qui la ricetta non gliela do. Ci metterei a spiegarla più di mezz’ora e poi a casa non riuscirebbe a farla…è complicata Troppo.
“Va bene “, dico io,”..due fette di entrambe signor…?” ” Carlo. Ma mi chiamano tutti Rose Rosse…. Da quando 53 anni fa partecipai con la canzone ROSE ROSSE ad una corrida canora tra esordienti. Ricordo ancora tutto… Vuole sentire queste? Queste non le trova a casa sua. Sono pere volpine annegate nel mio pinot, aggiungo cannella e chiodi di garofano poi tutto sul fuoco lento…”
“Si…va bene, aggiunga le pere volpine!”
“Sentirà… poi per due euro, soldi spesi bene. Ma faccia attenzione a tenerle diritte, se no esce tutto.
“Ok…e quanto costa la farina di castagne? “
” Eh ..beh…con la farina di castagne ma fa quello che vuole!
Le tagliatelle coi funghi champignon, e il cioccolato con la farina di castagne poi! E i cantucci!…mia moglie aggiungeva il …ma come si chiama…come si chiama…accidenti…
Lei era capace di fare tantissime cose…. La solitudine è una brutta bestia sa. Sono solo nella nostra casa adesso. Mi sembra impossibile. Aveva una ernia, si è strozzata…. Era un po’ robusta mia moglie. Siamo sempre stati insieme, è stato tutto molto veloce, molto veloce”
Gli occhi che fino ad ora avevano corso in qua e là a spiegarmi tutte le qualità dei suoi prodotti non guardano più nulla come volessero vedere lontano. Via. Lassù.
“Avete figli?”
“Si tre e dieci nipoti. Ma non conta, è un’altra cosa, è dentro… manca sempre dentro. È come se volessi appoggiarmi e non trovo nulla, e allora ti senti cadere e non finisce mai…
Adesso le do anche un po di questa roba qui, queste che sembrano ciliegie sono mele, provi a sentirle! Questo invece è corbezzolo ma mi raccomando non lo mangi di sera se no non dorme più.
Questa è corniola e queste azzeruole”.
“Bene, ho preso il mondo! Grazie Rose Rosse! Allora la vengo a trovare a Bologna al mercato …dove ha detto?”
“Certo, al giovedì alla tettoia Lucio Dalla, ma non tutti i giovedì. Prima mi chiami; qui c’è il numero, quello sopra è il mio non l’ho tolto l’altro è quello di mia moglie.
Mi raccomando prima mi telefoni così non viene per niente…”
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Roberto Paltrinieri
Commenti (4)
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Simpatico
Molto bello e commovente. Almeno per me. Mentre lo impaginavo, ne ho apprezzato anche la scrittura scorrevole. Complimenti.
È proprio così …senti che vorresti appoggiarti ogni tanto, ma non c’è niente…quest’immagine è ciò che condivido, nel profondo, con Rose Rosse. Grazie Roberto per questo angolo di poesia e di entilezza profonde
Simpatico