Lo stupro e la violenza contro le donne non è un’emergenza.
E’ un enorme problema endemico e sistemico.
Tempo di lettura: 4 minuti
di Arianna Ciccone
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tratto da Valigia blu del 31 agosto 2023
La voce che sentite all’inizio di questo podcast è la voce di Valentina Mira [intervista a Mangialibri]. Giornalista, scrittrice. Nel 2021 ha pubblicato per Fandango X, un romanzo e una lettera a suo fratello. Valentina racconta la storia del suo stupro. Aveva 18 anni, si era appena diplomata quando un suo amico, che aveva in comune con suo fratello, la stupra durante una festa. X, è un libro che ci racconta cosa è uno stupro, cosa significano la vergogna, il senso di colpa, il dolore e la fatica di dare un nome a quella violenza subita. Prima di tutto a riconoscerla come tale.
Valentina ci racconta con una forza e una onestà dirompente la scelta di non dirlo ai genitori, gli atti di autolesionismo, il tradimento feroce del fratello a cui invece decide di dire tutto, ma che si rifiuta di crederle… X ci fa vedere in tutta la sua esplosiva violenza le falle del sistema, le istituzioni che dovrebbero proteggerci e assicurarci giustizia che diventano “complici” di quello stupro, una società che ti costringe per “fame” di lavoro a compromessi che non potrai mai sostenere veramente…
Valentina nel raccontare la sua storia non si risparmia e non ci risparmia: la sua storia è la storia di un sistema, della nostra società che piega, sottomette, umilia e usa il sesso e la violenza come forma di controllo e potere. Nessuno ne è immune, nemmeno noi donne. Valentina ci obbliga con il suo racconto a vedere quelle falle di sistema e a farcene carico tutti insieme. “La violenza maschile è un problema” – scrive Valentina a suo fratello che non le parla più da anni e che lei non ha più rivisto. “Devi, dovete farci i conti. A noi non resta che denunciarla, combatterla fuori e dentro di noi, organizzare forme di solidarietà e resistenza che siano inclusive, che operino con ogni mezzo necessario. Magari fosse una guerra: almeno combatteremmo ad armi pari. Invece bastano la storia e i numeri a parlare di una oppressione millenaria a senso unico. Bastano la storia e i numeri a costringerti a prendere una posizione. Da che parte stai?”.
X di Valentina Mira è il racconto di una sopravvissuta ed è un libro politico potentissimo, crudo, crudele e carico di speranza. Leggetelo, fatelo leggere, regalatelo, parlatene. Parliamone.
Perché il modo in cui stiamo discutendo in questi giorni della violenza di genere non è quello di cui abbiamo bisogno e non è di certo quello che porterà a fare passi in avanti decisivi rispetto al problema sistemico della violenza contro le donne.
“L’accavallarsi di femminicidi, stupri o tentati stupri, molestie sessuali più o meno pesanti, ma anche ritardi negli interventi giudiziari, sottovalutazione delle denunce e richieste di aiuto, sentenze di assoluzione con argomentazioni sorprendenti, mostra – ha scritto la sociologa Chiara Saraceno – che siamo di fronte ad un enorme problema culturale”.
La violenza sessuale e di genere e noi. “Noi” sì. Noi… Perché è cruciale interrogarci su questo aspetto drammatico delle nostre società a partire dal modo in cui ne discutiamo pubblicamente come cittadini/e, come esperti/e, come giornalisti/e…
La copertura mediatica della violenza sessuale resta avvitata sui miti e dimentica le donne
Dopo la pubblicazione delle chat degli stupratori di Palermo, ho scritto una mia riflessione sul perché a mio avviso quella pubblicazione sia stata un errore. E perché è necessario uno sforzo collettivo profondo e diffuso. Nella prima parte di questo podcast ne parlo con Tiziana Metitieri, psicologa, neuropsicologa, lavora all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, storica collaboratrice di Valigia Blu, con i contributi di Valentina Mira e di Maria Giuseppina Pacilli, professoressa associata di psicologia sociale all’Università di Perugia, autrice di Uomini duri, il lato oscuro della mascolinità. Nella seconda parte ne discutiamo con la scrittrice Giulia Blasi (autrice di Manuale per ragazze rivoluzionarie, Rivoluzione Z, Brutta e Scintilla nel buio; cura la newsletter “Servizio a domicilio”, anche lei collaboratrice storica di Valigia Blu), a partire dalle parole scriteriate di Andrea Giambruno. Una ricca e intensa conversazione su alcuni temi cruciali: da dove nasce la violenza maschile? Chi ne è responsabile? Cosa fare?
In questi giorni è tutto un proliferare di dichiarazioni di politici e proposte di legge. Ancora una volta assistiamo a un approccio emergenziale, laddove siamo di fronte a un problema endemico e sistemico. Meloni resta stranamente zitta, eppure la ricordiamo ai tempi in cui condivise il video di uno stupro avvenuto a Piacenza, quando scrisse: “Non si può rimanere in silenzio davanti a questo atroce episodio di violenza sessuale ai danni di una donna ucraina compiuto di giorno nella città di Piacenza da un richiedente asilo…”. Sono però intervenuti Matteo Salvini, che chiede la “castrazione chimica”, Eugenia Roccella, ministra per le Pari opportunità e la famiglia che vorrebbe proibire il porno ai minori, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione, che ha proposto di mandare le vittime di violenza a parlare nelle scuole e in seconda battuta di investire sull’educazione peer to peer, cioè fra pari. “Tutto, ma proprio tutto, – scrive Blasi – per evitare di parlare di educazione affettiva e relazionale”.
La mappatura dei Centri Anti Violenza aggiornata ad aprile 2023 è fornita dal Dipartimento per le Pari Opportunità ed è disponibile qui.
Il 1522 è il numero gratuito da tutti i telefoni, attivo 24 ore su 24, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Per avere aiuto o anche solo un consiglio chiama il 1522 oppure apri la chat da qui.
Brano musicale parte prima: Morgan St. Jean – Not All Men
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Commenti (1)
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Davvero è un dramma endemico e sistemico…la violenza contro le donne rappresenta ancora il lato oscuro di questa società che non riusciamo a combattere… Che fare?? Occorrerebbe senza dubbio una seria educazione a comprendere e gestire la sessualità in particolare per la gestione degli istinti primordiali dei maschi, tutti i maschi …e che le donne riprendessero in mano la loro vita con l’interiorizzazione di questi fondamentali principi alla base dell’educazione delle nuove generazioni. Finché ignoranza e miseria da un lato e voglia spudorata di profitto,sopraffazione e potere dall’altro, trionferanno a simbolo della mascolinità, dovremo soccombere ev riuscire a difenderci da sole…credo però che le donne dovrebbero davvero unirsi per cambiare questo sporco mondo!