Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”
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Gentile Direttore,
come Consigli Pastorali delle Parrocchie del Corpus Domini e di Sant’Agostino, le chiediamo ospitalità per intervenire sulla polemica sorta, ancora una volta, in seguito alle parole del nostro Vescovo Gian Carlo.
Come in passato, sorvoleremo pazientemente sul disagio che proviamo a vedere maltrattata una figura che per noi è paterna e fraterna. Tuttavia non siamo solo cattolici che vedono mortificato il loro pastore, ma siamo anche cittadini consapevoli di questa città, e pensiamo di avere dei diritti.
Di questi diritti, il primo – ma il discorso sarebbe, chiaramente, molto più ampio – è che i nostri amministratori usino il linguaggio con il rispetto che esso merita. Siamo grandi abbastanza per sapere che la politica è usualmente disinvolta nell’uso delle parole, ma riteniamo che sia sempre più necessaria un’inversione di tendenza.
Nel caso specifico:
• Invocare il Concordato per chiedere a un Vescovo di tacere quando c’è in ballo la dignità degli esseri umani è un atto insieme grossolano e giuridicamente infondato. È verissimo che Stato e Chiesa sono reciprocamente indipendenti, ma è altrettanto indiscutibile che, quando si riduce l’essere umano in condizioni non dignitose – ed è esattamente questo che avviene nei CPR – la Chiesa interviene, perché ogni uomo è figlio di Dio.
• Ridurre ogni confronto politico ad una contrapposizione tra “destra” e “sinistra” è ormai noiosamente fuori dal tempo. Un cittadino maturo non vuole per la sua città soluzioni di destra o di sinistra. Vuole soluzioni efficaci. I CPR non lo sono, per il semplice fatto che generano – sia negli internati che nei cittadini – frustrazione, astio e rivalsa. E una città che si nutre di questi sentimenti ha il fiato corto.
• Ritenere di cavarsela intimando al Vescovo (o ad altre figure pubbliche) che, se vuole esprimersi, “si candidi con la sinistra” è semplicemente incomprensibile: dobbiamo forse pensare che, nel prossimo futuro, per esprimere un opinione, non basti più essere cittadini ma si debba iscriversi a una partito o, almeno, schierarsi con una parte?
• Infine, ma non per importanza. Non è tollerabile che, ogni qualvolta la Chiesa fa sentire la sua voce, qualcuno si erga a ricordare alla Chiesa stessa che “dovrebbe occuparsi delle anime e delle chiese vuote”. La Chiesa ha a cuore l’uomo e la sua santa dignità, non le statistiche relative alla frequenza della Messa.
Sui CPR esistono posizioni diverse. È comprensibile, e fa parte della dinamica democratica. Entrare in questa dinamica inquinando il linguaggio non fa bene a nessuno, alla nostra città, poi, men che meno.
La ringraziamo cordialmente per l’ospitalità.
I Consigli pastorali delle Parrocchie del Corpus Domini e di S. Agostino – Ferrara
In copertina: Il Cpr di Torino. Credits: Agora, periodico del Consiglio comunale di Torino.
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Commenti (1)
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Bellissimo intervento dei Consigli Parrocchiali. Mi congratulo con il Direttore per la pubblicazione integrale dell’ intervento.