Skip to main content

 

Vedi anche su Periscopio: Il Sentiero dell’Aquila Gaia: una storia molto vera 

Il primo volo dell’Aquila Gaia

Gaia, la giovane aquila reale nata nel maggio 2017 a Frasassi e liberata dal WWF Italia a settembre dello stesso anno dopo essere sopravvissuta alle fucilate di un bracconiere, ha percorso oltre 1.000 km in 14 mesi. Già da oltre un anno frequenta soprattutto il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Due fotografi naturalisti, Cristian Donati ed Emanuele Cheruan l’hanno immortalata con due preziosi scatti.

Gli ultimi mesi di spostamento dell’Aquila Gaia

I dati degli ultimi mesi di telemetria satellitare ci aiutano a ricostruire gli spostamenti nell’appennino tosco-romagnolo della giovane aquila reale nata nel Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi e curata e liberata dal WW a settembre 2017, dopo essere stata ferita da un bracconiere. Gaia è stata la prima aquila dotata di satellitare GPS in Italia, grazie al quale si possono monitorare i suoi viaggi. Questi dati ci consentono di studiare gli spostamenti di Gaia, e di evidenziare gli spostamenti talvolta improvvisi anche di oltre 100 km in un giorno.
Le sue ali l’hanno portata prima nel nord delle Marche, frequentando i territori di altre 5 coppie (Furlo, Nerone, Petrano, Catria, Cucco) per poi tornare a Frasassi e scendere verso sud attraversando Valnerina, Sibillini, Laga, Monti Reatini, Gole Antrodoco, Terminillo fino alla riserva del Velino in Abruzzo e l’area del Lago del Salto nel Lazio. Dopo essere passata tra il Vettore Sibillini e Laga, è partita in volo per raggiungere la riserva del Pigelleto e, successivamente, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Nel Parco ha utilizzato come aree di caccia le aree basse montane e come dormitori i grandi abeti bianchi secolari presenti nelle foreste vetuste. Ha volato spesso nella zona di Monte Falco, la Burraia, Monte Falterona, la foresta della Lama, La Verna e Camaldoli. L’aquila è in ottima salute ed è riuscita ad effettuare 200 km in volo in un paio di giorni all’interno del Parco Nazionale.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Fabrizia Jezzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it