Il precario che non arriva alla fine del mese deve preoccupare anche chi un lavoro stabile ce l’ha. La paura del ragazzo per il pianeta prossimo all’estinzione deve essere un monito collettivo. E chi si batte per la pace, per il diritto alla salute e all’istruzione, per la giustizia sociale, chi predica solidarietà, accoglienza, uguaglianza non può non trovarsi uno accanto all’altro. Oggi sulle barricate, domani chissà.
Storie diverse, percorsi simili, traguardi comuni. Perché, come diceva l’antropologo britannico Gregory Bateson, “la saggezza è saper stare con la differenza senza voler eliminare la differenza”. Nella società dei muri, dei fili spinati, delle piccole patrie e delle troppe solitudini è questa la sfida da vincere. E l’unica via maestra da percorrere.
La via maestra: istruzioni per l’uso
Tutte le informazioni per scendere in piazza sabato 7 ottobre a Roma per la manifestazione promossa dalla Cgil
Dove
Due cortei partiranno da due luoghi diversi a Roma: piazza della Repubblica (stazione Termini) e piazza dei Partigiani (stazione Ostiense). Concentramento alle 13, partenza dei cortei alle 13.45, destinazione piazza San Giovanni, dove gli interventi dal palco inizieranno alle 15.
Come
I manifestanti sfileranno per le strade della capitale attraverso due percorsi.
Da piazzale dei Partigiani: viale delle Cave Ardeatine – piazzale Ostiense – viale della Piramide Cestia – viale Aventino – piazza di Porta Capena – via di San Gregorio – via Labicana – via Merulana – piazza San Giovanni.
Cosa
Chi
La mobilitazione è promossa da più di 100 associazioni e reti, che a loro volta raccolgono tantissime realtà della società civile, tra cui anche la Cgil. Organizzazioni laiche e cattoliche, piccole e grandi, di respiro nazionale o legate al territorio, a cui si sono aggiunte molte adesioni, di singoli, sindaci, Comuni, altre associazioni. Una schiera sempre più ampia e numerosa di cittadini e organismi di rappresentanza che vogliono contrastare la deriva in corso e riaffermare la necessità di un modello sociale e di sviluppo che riparta dall’attuazione della Costituzione.
Gli interventi
Gli interventi dal palco di piazza San Giovanni: Simona Abate, per le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente, Wwf, Transport&Environment e Kyoto Club); Rosy Bindi; Stefania Brogini, operaia, delegata Funzione Pubblica dell’ospedale di Campostaggia (Siena), coordinatrice 118; Luigi Ciotti, presidente di Libera; Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale Rete Numeri Pari; Alessandra Esposito, delegata Flai del pastificio Garofalo; Salvatore Guastella, operaio, delegato Fillea di Travaglini Costruzioni; Olga Karash, attivista pacifista bielorussa; Emiliano Manfredonia, presidente Acli; Ilaria Manti, della campagna Ci vuole un Reddito; Sonny Olumati, Italiani senza Cittadinanza, Appello contro il razzismo per un’Italia accogliente; Gianfranco Pagliarulo, presidente Anpi; Michela Paschetto, Europe for Peace (responsabile settore infermieristico e coordinatrice della missione di Emergency in Ucraina); Camilla Piredda, associazioni studentesche (Udu, Link, Rete studenti medi, Unione degli studenti); Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e presidente di Ali; Gustavo Zagrebelsky, costituzionalista. Coordinano dal palco: Andrea Morniroli, Forum Disuguaglianze Diversità; Giulio Marcon, Sbilanciamoci; Raffaella Bolini, Arci. Conclude il segretario generale della CGIL Maurizio Landini.
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