La Ocean Viking è di nuovo libera di salvare vite umane. Dieci giorni dopo il fermo a Civitavecchia, le autorità italiane hanno riconosciuto che la nave gestita da SOS MEDITERRANEE era effettivamente conforme a tutte le normative vigenti, come hanno confermato le autorità dello Stato di bandiera norvegese e la società di classificazione della nave. Il fermo è stato quindi revocato senza alcuna modifica sostanziale alla certificazione, all’equipaggio o alle dotazioni di emergenza.
Pur essendo sollevati dal fatto di poter riprendere le operazioni con la Ocean Viking, la conferma della conformità della nave solleva dubbi sulla giustificazione del fermo. Da quando SOS MEDITERRANEE ha iniziato a noleggiare la Ocean Viking nell’estate del 2019, la nave è stata sottoposta a un numero insolitamente elevato di ispezioni di controllo dello Stato di approdo, la più recente delle quali è stata la settima in meno di quattro anni. Non solo, ma ci siamo anche trovati di fronte a interpretazioni discutibili delle regole e degli standard esistenti, così come anche altre ONG di ricerca e soccorso. Questa applicazione spesso pretestuosa delle norme ha portato a una falsa reputazione delle navi delle ONG come generalmente non conformi e non all’altezza degli standard dell’industria marittima.
L’ultimo fermo della Ocean Viking ha bloccato la nave per un totale di dieci giorni. Questa misura l’ha allontanata dal Mediterraneo centrale, dove è urgentemente necessaria per salvare le vite delle persone che cercano di fuggire dall’escalation di xenofobia e dagli scontri in Tunisia – nonché dai gravi abusi in Libia – a bordo di imbarcazioni non sicure, mentre i mezzi di soccorso sono sempre meno. Quest’anno nel Mediterraneo sono già morte e disperse più di 1.900 persone. Una crisi umanitaria in cui le esigenze di soccorso non sono coperte e sono dunque necessari tutti i mezzi a disposizione.
SOS MEDITERRANEE
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