Contro la guerra:
La luna di Kiev di Gianni Rodari (1955)
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Contro la guerra:
“La luna di Kiev” di Gianni Rodari (1955)
La luna di Kiev di Gianni Rodari è una poesia scritta nel 1955, tratta dalla raccolta Filastrocche in cielo e in terra, edita da Einaudi, nel 1960. Un commovente appello alla solidarietà tra gli uomini, oggi più necessario e attuale che mai.
Ricordarci che siamo tutti sotto lo stesso cielo e che andiamo tutti incontro allo stesso destino dovrebbe bastare a far capire l’idiozia e l’insensatezza della guerra.
La luna è sempre la stessa, non cambia, da qualunque punto di vista e luogo la si guardi, e brilla sulle tragedie dell’umanità come un simbolo incondizionato di pace.
È democratica, perché si fa ammirare da tutti, è intelligente perché lascia spazio a ciascuno. È umile perché non ostenta la sua bellezza. Regina incondizionata dei cieli, vigila su un mondo che non ha confini, non chiede documenti a nessuno.
Inno senza tempo alla fratellanza dei popoli, oggi La luna di Kiev riappare in una delicata edizione illustrata da Beatrice Alemagna, per Einaudi, il cui ricavato è devoluto alla Croce Rossa Internazionale, Emergenza Ucraina.
Perché la Luna di Kiev è la luna di tutti.
Rileggiamola insieme.
Servono parole giuste, da gridare con forza.
La luna di Kiev
Chissà se la luna
di Kiev
è bella
come la luna di Roma,
chissà se è la stessa
o soltanto sua sorella…
“Ma son sempre quella!
– la luna protesta –
non sono mica
un berretto da notte
sulla tua testa!
Viaggiando quassù
faccio lume a tutti quanti,
dall’India al Perù,
dal Tevere al Mar Morto,
e i miei raggi viaggiano
senza passaporto”.
Immagini Einaudi editore

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Simonetta Sandri
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Questa meravigliosa semplicità affascina, ci strappa un sorriso e rende giustizia ad una umanità che quasi sempre non sa guardare al di là del proprio naso…
Grazie, gentile Loredana