Ispezione parlamentare alla base militare di Ghedi (Brescia):
impossibile sapere delle bombe atomiche
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Redazione di pressenza
Nel corso della manifestazione pacifista, svoltasi sabato 18 settembre di fronte alla base militare di Ghedi (un aeroporto gestito dalla Areonautica Militare Italiana situato a 25 km a sud della città di Brescia), una delegazione formata dalle deputate di gruppo parlamentare ManifestA, Yana Heme Simona Suriano (attualmente candidate per Unione Popolare), dall’Avv. Giannangeli e da Elio Pagani, attivista pacifista e promotore della ricerca sulla legalità delle armi nucleari in Italia, hanno svolto una ispezione parlamentare alla base con l’intenzione di chiarire informazioni che sono tenute segrete alla popolazione.
Ricevuta dal comandante della base, Colonnello Lacaita, la delegazione parlamentare ha incalzato il comandante con domande inerenti gli F35 e le testate nucleari presenti nella base. Il Colonnello ha risposto che ci sono attualmente due f35 nella base ma che non è a conoscenza dei nuovi arrivi previsti e che comporteranno la sostituzione dei Tornado in dotazione.
Riguardo alle testate nucleari la risposta è stata, una volta di più, che il segreto militare non prevede che si possano dare i dati sulle bombe presenti, né sul numero né sul tipo. E che su questi temi può rispondere solo il Ministro della Difesa.
A Pressenza le deputate hanno dichiarato che continueranno nelle sedi opportune l’azione di pressione pacifista e nonviolenta affinché il popolo italiano possa sapere che tipo di armi sono conservate sul suo territorio.
Durante la visita Elio Pagani ha regalato al Comandante Lacaita una copia del parere giuridico sulla liceità delle testate nucleari in Italia richiesto da un vasto gruppo di realtà pacifiste italiane a IALANA (International Association Of Lawyers Against Nuclear Arms), recentemente pubblicato da Multimage.
Cover: Presidio pacifista davanti alla base militare di Ghedi, 18 settembre 2022 (foto pressenza)
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