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Un uomo come lui ci manca…

Talvolta questa frase si usa in un modo molto retorico ma in questi giorni di militarizzazione della politica e della lingua pubblica e privata, uno come Daniele Lugli ci manca davvero. Ho avuto la fortuna di incontrarlo due, tre volte. L’ultima volta nel contesto di una serata in un festival a Pontelagoscuro, due anni fa.
Una serata indimenticabile perché sul palco c’era un uomo molto gentile, dal parlare pacato, mai a voce alta o aggressivo con gli altri.
Voleva solo presentare al pubblico la forza della mitezza“ (prendendo spunto dal prezioso testo di Norberto Bobbio: L’elogio della mitezza)  in un mondo sempre piu bellicoso ed egoista.

Spesso i rappresentanti del movimento non-violento sono un po magri, con visi palidi, voci sussurranti, quasi santi secolari, un pò come le vacche sacre dell’India.
Invece lui fisicamente era un uomo forte, una vera quercia e non un tenero ramo di palma.
Di barba era un tardo gemello di Carlo Marx ma di cuore un fratello minore di Gandhi.
Uomini come Daniele Lugli ci mancano per anni dove le bombe e le guerre informatiche contano sempre di più delle parole e dell’umanità.

Per ricordare Daniele Lugli Francesco Monini ha scritto un bel necrologio che condivido in tutto (Qui).
Grazie Daniele per la sua lotta instancabile e non violenta e grazie Francesco Monini per il tuo bel ricordo di lui.

(Monaco di Baviera/Ferrara, 1 giugno 2023 )

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Carl Wilhelm Macke

È nato nel 1950 a Cloppenburg in Bassa Sassonia nel nord-ovest della Germania. Oggi vive a Monaco di Baviera e il piu possibile anche a Ferrara. Lavora come scrittore e giornalista. E’ Segretario generale della rete globale “Giornalisti aiutano Giornalisti (www.journalistenhelfen.org) in zone di guerra e di crisi, e curatore dell’antologia “Bologna e l’Emilia Romagna”, Berlino, 2009. Amante della pianura.

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