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Lorenza Cenacchi
per Villa Belfiore
Via Pioppa, 27
Ostellato (Fe)
3384451071
FESTIVAL DELLE PAURE
L’HOMO INQUIETUS DEL TERZO MILLENNIO
Ostellato – 6/7/8 ottobre 2023


La paura è senz’altro uno degli elementi strutturali della condizione umana. Le enigmatiche domande e le ansie in termini personali e collettivi su cui l’uomo si
interroga dalla notte dei tempi sono rimaste identiche a se stesse, e ancora non riusciamo a scongiurarne del tutto le ombre, i misteri e le angosce che apportano
alla nostra vita – paura della vecchiaia, di ammalarci, di soffrire, di rimanere soli, di essere gettati ai margini della società, senza lavoro, senza affetti, senza assistenza,
di morire, di legarsi troppo a qualcuno o, al contrario, di perdere ancoraggi, bandiere, appartenenze, linguaggi comuni, di interrogarsi senza risposta di fronte a
un cielo stellato troppo vasto per la singola mente: su questo filosofi e scienziati si sono sempre rincorsi con le soluzioni più adeguate o illusorie.
A queste paure che un tempo venivano definite “metafisiche” o esistenziali, dobbiamo aggiungere quelle che gli eccessi industriali, tecnologici, propagandistici,
oligarchici, bellicosi hanno iniettato fra noi e il nostro habitat, fra noi e le altre specie, fra i popoli, finanche fra singoli cittadini, in una perenne lotta di
affermazione e di esclusione dell’altro – la paura delle epidemie, della disinformazione, della guerra, del riarmo atomico, della crescita illimitata, delle
disuguaglianze economiche e sociali, dell’amputazione dei diritti, della fine delle biodiversità, del razzismo, del terrorismo, delle catastrofi ecologiche e climatiche,
della violenza cittadina, della malavita organizzata, del consumo di droga alcol e psicofarmaci, solo per citarne alcune fra le più insidiose e conflittuali.
Per questo nasce il 6/7/8 ottobre prossimo la prima edizione del Festival delle Paure: L’Homo Inquietus del terzo millennio, una tre giorni di studi, riflessioni,
confronti, proposte con studiosi di caratura nazionale patrocinata dal Comune di Ostellato e organizzata dall’associazione culturale “Il Ragno d’oro” in collaborazione
col filosofo della comunicazione Carmine Castoro che ne cura la direzione scientifica.Le location dell’originale kermesse saranno, per la sera del 6 ottobre, Villa Belfiore
oasi di pace e bellezza dalla splendida cornice naturalistica, e per quelle del 7 e 8 ottobre, il teatro Barattoni la cui costruzione risale agli anni ’20 del secolo scorso,
entrambe a Ostellato.
Più nello specifico, si potrà assistere a 8 talk-lectio complessive che avranno come protagonisti filosofi, docenti, giornalisti, personaggi della cultura, dell’università e
del mondo pop, ognuno pronto a declinare una “sua” paura di cui è esperto, cioè un anello della lunga catena di piccole e grandi apprensioni, insicurezze, crisi, sfide che
stiamo vivendo in un tempo molto mobile, liquido, fortemente ibridato col virtuale e le immagini. Non a caso si è scelto per il titolo di usare al plurale la parola “paura” e
di rappresentare quest’ultima come un fondo azzurro sporcato da macchioline che assomigliano a impercettibili infezioni, ruggini, bug che si insinuano silenziosamente
nella nostra quotidianità flettendola verso l’inquietudine e un sottile stato di tremore. Il festival è un modo per essere all’altezza della complessità della contemporaneità,
per provare a declinare sguardi, visioni, relazioni, prospettive finalizzate a una maggiore serenità complessiva nel mondo, che non nasca solo da procedure, leggi e
forme di controllo, ma dalle profondità più autentiche delle nostre anime ferite.Si inizia il 6 ottobre con Paura a tavola, analisi dei cibi-killer e di forme di
coltivazione e cucina alternative con Daniela e Fiorenza Bertelli, proprietarie di Villa Belfiore. La stessa sera il filosofo Carmine Castoro, professore incaricato al DEMeT
dell’Università di Foggia tratterà Lo spettacolo della paura, ovvero come il potere ha sempre avuto bisogno della soggezione e della coercizione della volontà del
cittadino, dall’epoca dei patiboli a quella attuale del conformismo e consumismo di massa. Il 7 ottobre il cartellone prevede dalle 18 al teatro Barattoni: il caporedattore
delle NewsMediaset Antonio Pascotto con la Paura del digitale, in occasione della presentazione in anteprima nazionale del suo nuovo libro “Romanzo digitale”
(edizioni Jolly Roger) che tratta proprio dei pericoli di una società ormai del tutto aperta al multiverso, alla Intelligenza Artificiale e alla dipendenza da social; la Paura
del narcotraffico col giornalista esperto di fenomeni criminali Emilio Orlando e la Paura della Quarta Mafia col giudice Armando Dello Iacovo che spiegherà le nuove
coordinate della malavita in terra pugliese. La domenica, dalle 17, sempre al teatro: la Paura dell’altro con il sociologo Nicola Ferrigni – analisi di come oggi interagiamo
nelle relazioni interpersonali e di come il nostro tessuto urbano tenda ad essere lacerato da odi e violenza -, la Paura del distacco con il sociologo chercheur associé
alla Sorbona di Parigi Massimo Cerulo che presenterà, anch’egli, in anteprima nazionale la sua ultima fatica letteraria “Spaesati” (Il Mulino) scritto a quattro mani
col collega Paolo Jedlowski, sul partire e tornare tra nord e sud d’Italia; e per finire,le Paure di Lolita Lobosco, con la scrittrice Gabriella Genisi dai cui gialli è stato tratto
il personaggio della fortunatissima serie tv su Rai 1 interpretata da Luisa Ranieri e ambientata a Bari.DIREZIONE SCIENTIFICA & COMUNICAZIONE
Carmine Castoro
3683849204
carmine.castoro@unifg.it
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