Ferrara per il clima e per una cultura nuova:
presentati altri punti del programma de “La Comune di Ferrara”
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Ferrara per il clima e per una cultura nuova: presentati altri punti del programma de “La Comune di Ferrara”
Si è svolta sabato 18 maggio, la seconda conferenza stampa aperta, di presentazione dei punti 3 e 4 del programma elettorale presentato da Anna Zonari
3. Ferrara città delle arti e delle culture.
Ci impegniamo per una Ferrara che valorizzi le forme di cultura che si producono ogni giorno in questa città, offrendo spazi sostenibili per fare arte, musica, teatro per una programmazione capace di andare oltre l’intrattenimento. Offrire spazi per la cultura e non chiuderli.
Proporre cultura significa fare un investimento sulle persone, non solo quelle che ne beneficiano, ma anche quelle che la producono con la propria passione, creatività e spesso, purtroppo, in condizioni precarie che non consentono investimenti e una programmazione di medio e lungo termine.
Parlare di arti e culture quindi significa parlare anche di lavoro, di occupazione di qualità, di investimenti sulle lavoratrici e i lavoratori di questo settore e conseguentemente sulle attività di ricezione turistica.
Le tradizionali attività delle biblioteche – il prestito librario e l’organizzazione di eventi culturali – vanno arricchite e ampliate, per fare in modo che esse diventino luoghi vivi, presidi territoriali sempre più capaci di fornire anche servizi utili alle cittadine e ai cittadini. Occorre riorganizzare e sviluppare il sistema bibliotecario esistente puntando sull’assunzione e la formazione di personale interno, estendendo l’orario di apertura, incrementando i fondi per gli acquisti e le attività culturali.
Insieme alla promozione degli eventi culturali, è fondamentale sviluppare una strategia di gestione del turismo culturale che tuteli il patrimonio e l’ambiente, garantendo un turismo sostenibile e responsabile, individuando di volta in volta i luoghi più idonei, che non implichino la distruzione di aree verdi o l’appropriazione da parte di privati degli spazi pubblici. Ferrara può dotarsi, come tutte le città moderne, di un’ area per “grandi eventi sostenibili”, nell’ambito della realizzazione del Parco Urbano Sud, nell’area dell’aeroporto.
La Fondazione “Ferrara Arte” riteniamo che debba essere rivista nel suo statuto, affinchè ritorni sotto il controllo del Comune e in particolare del Consiglio Comunale per una trasparente e corretta gestione del budget, come la legge prevede, e possa essere rendicontata e tutti i cittadini.
4 Ferrara città per il clima
Ferrara deve impegnarsi per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica.
È necessario agire quindi sulla gestioni dei cicli che possono consentirci di pensare una città come un ecosistema: energia, circolarità, mobilità, nature urbane, diritti alla città e agli spazi pubblici per tutte e tutti. Nel programma de La Comune abbiamo pertanto identificato una “visione” che a sua volta sottende ad una strategia fondata su:
– contrasto dell’inquinamento dell’aria anche attraverso il ridimensionamento della mobilità automobilistica che emette gas climalteranti, l’efficientamento energetico degli edifici, la rinuncia ad interventi che promuovono il «biometano»; l’investimento su forme di auto produzione delle energie rinnovabili, come ad esempio le comunità energetiche, iniziando ad esempio dagli edifici e aree pubbliche;
– priorità alla mobilità pubblica e dolce;
– una trama verde composta di aree (parchi e giardini) e corridoi verdi ed ecologici che mettano in relazione le aree urbane (centro storico, quartieri periferici, frazioni) con la campagna;
– azzeramento del consumo di suolo, depavimentazione dove possibile e ripensamento degli spazi pubblici e delle infrastrutture a rete per fronteggiare i rischi derivanti da alluvioni e allagamento delle zone abitate, sia in città che nelle campagne.

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Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
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