Il giudice ha anche riconosciuto l’impegno a tutela dello stabilimento che la comunità fiorentina e non solo ha dimostrato stringendosi attorno alla vertenza. “Questo è l’ennesimo atto concreto – precisano il segretario generale Fiom Cgil Michele De Palma e il segretario generale Fiom Cgil Firenze Prato e Pistoia Daniele Calosi – a tutela di tutti i lavoratori che da quasi tre anni sono in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro: scioperi, manifestazioni, di una vertenza diventata simbolo che va oltre i cancelli dello stabilimento”.
La Fiom Cgil rileva che, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, ha messo in campo “tutte le iniziative a difesa dell’occupazione e per la ripresa produttiva in quello stabilimento” e continuerà a farlo, ricordando che “i lavoratori metalmeccanici delle provincie di Firenze, Prato e Pistoia hanno fatto 12 ore di sciopero per sostenere questa battaglia”.
Adesso occorre guardare al futuro: “Ora è il momento di affrontare la fase di rilancio produttivo del sito, favorire la nascita di un condominio industriale, analizzare profondamente il piano industriale della cooperativa dei lavoratori e farne una reale possibilità di garanzia, utilizzando il tempo in più che il tribunale di Firenze ci ha concesso, forti dell’esito del ricorso che abbiamo presentato. Ci sono tutti gli strumenti per farlo, sia statali sia regionali: nessuno può più accampare scuse”.
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