ELEZIONI: “Si respira aceto”
e a seguire: “Il lavoro da morire”
Tempo di lettura: 2 minuti
Si respira aceto
Doveva succedere
È successo
Ma il fato
Non c’entra
Nemmeno il vento
Sinistra dove sei?
La tua Politica
Vicina al cuore
Della gente
Ti sei perduta
Tra mille correnti
Lontana
Stregata da nuovi
Movimenti
Siamo al tappeto
Senza una zattera
E una bussola
Di valori
Si respira aceto
(Roberto Dall’Olio)
Le elezioni sono state domenica scorsa: Dai, è normale, giornali e televisioni devono pur commentare. Infatti commentano, commentano tutti, a proposito e a sproposito. Poi c’è la formazione del nuovo governo: Stai tranquillo, puoi dormire tra due guanciali, Giorgia sta lavorando h24 per mettere insieme la squadra. E non è un lavoro da niente: ho sentito che ci vorranno almeno venti giorni per riempire tutte le caselle. Così siamo già entrati nel totoministri, il gioco a quiz preferito da giornalisti e commentatori. Sulla carta stampata e sul video non c’è spazio per nient’altro Con l’eccezione dell’ultimo uragano in Florida. Quando passava a Cuba non fregava a nessuno, ma in America un uragano funziona molto meglio: vento a 260 chilometri l’ora e immagini molto fotogeniche.
Ieri però, nel silenzio mediatico, ci sono stati tre (3 in 24 ore) morti sul lavoro, oggi un altro morto. E’ proprio un peccato, ma non c’è proprio posto, magari in un angolino. Non c’è tempo, colpa di ‘sta storia del nuovo governo. Ne parliamo un’altra volta, ci organizziamo, tanto di morti bianche c’è n’è almeno una al giorno, insomma, non è neanche una notizia.
(Francesco Monini)
Il lavoro da morire
Ancora
Arocna
Sì da leggere
Al contrario
Tutta questa strage
È una storia al contrario
Dei diritti
Delle tutele
Rovesciate
Come le vite
In morte
È il lavoro da morire
Ogni giorno distratto
Ogni giorno
Questo fatto
Non lo si può
Più
Più sentire
(Roberto Dall’Olio)
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Roberto Dall’Olio
Commenti (3)
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Quando la poesia e il commento ad essa sono impegno civile
Questa è la politica che piace a me. La politica delle parole, la poesia come barricata, come argine, ma anche come scala, come cammino, per continuare a ricercare un mondo diverso.
Un mondo migliore
Condivido ai compagni mugellani. Qui dai tempi dei lavori del Tav Bo-Fi, fino a quelli tutt’ora in corso per la Variante autostradale di valico i lavoratori e le lavoratrici hanno sempre lottato per avere garanzie sulla sicurezza sul lavoro. Le imprese per evitare i controlli sono arrivate all’assurdo di denunciare e far sospendere dal lavoro i tecnici della Ausl – Settore prevenzione intentando cause senza fondamento che però gli hanno permessodi procedere per mesi i lavori senza jessun controllo. Una situazione vergognosa che certo non è passata sui giornali nazionali e poco anche su quelli locali. Poi si chiedono perché l’elettorato non va a votare!