E’ difficile raccontare il flash mob di ieri pomeriggio nella piazza di Ferrara. Se anche tu eri presente. Se anche tu guardavi e ascoltavi le parole e le grida delle donne iraniane, il dolore lo smarrimento la rabbia di alcune ragazze giovanissime, in ginocchio, piangere, tagliarsi una ciocca di capelli e appoggiarla con dolcezza sulla bandiera e sulla foto di Mahsa Amini, la prima martire. Impossibile raccontare cosa è successo a te e a tutti i presenti, quando una di loro ha intonato Bella Ciao in versione iraniana e femminista e tutti , immediatamente, si sono uniti a quella canzone divenuta il simbolo universale della libertà e del riscatto.
Peccato per chi non c’era. Non ha perso una bella e riuscita manifestazione, ma un momento speciale, l’emozione che passava dall’una all’altro come una corrente, la prova che la solidarietà non è, può non essere, una parola consumata; non è un bicchiere vuoto se viene riempito di empatia e passione.
Succede raramente. Ieri è successo.
Donna Vita Libertà. La lotta continua, in Iran e in tutte le città del mondo, perfino nel cuore segreto della distratta Ferrara.
Le immagini in copertina e nel testo documentano alcuni istanti del flash mob – Ferrara, piazza Trento Trieste, 28 settembre 2022 – Foto di Valerio Pazzi.
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Francesco Monini
Commenti (7)
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L’intensità della manifestazione di ieri è stata profondamente coinvolgente…la forza sprigionata dal dolore di quelle ragazze ci ha commosso, il loro canto di Bella ciao ci ha fatto cantare con loro. Hanno toccato quelle “corde” interiori che solo il coraggio delle donne contro le violente sopraffazioni sociali e politiche che subiscono, può esprimere: è l’essenza del dolore che penetra anche in noi!
Ieri non potevo esserci, se ne verranno altre non mancherò.
Veramente una manifestazione coinvolgente, commovente. Il problema sono le violenze continue sulle donne e l’assurdo oscurantismo di potere. Dobbiamo mantenere alta e viva la solidarietà!
Io non c’ero, e di questo sono colpevole
Donna persiana, anima atavica
frutto del seme dell’antica sapienza
cultura scavata tra i sassi e la terra
getta il tuo velo, scopri i tuoi occhi.
I tuoi capelli d’ebano liberi al vento
sguardo profondo di accusa e rivolta
forza di madre trasmessa alle figlie
grida il tuo nome contro i tuoi aguzzini.
Libera forza di un oscuro tormento
canta con noi, libera voce
nelle piazze del mondo
il grembo fecondo di sogno globale.
Taglia una ciocca
gettala in aria
in modo che il vento
la semini ovunque.
Polizia morale
sdegno totale
catene divelte
prigioni abbattute.
Il tuo coraggio si diffonda
tra le pieghe di un mondo
ancora lontano
dall’essere tondo.
Grazie
Il mio grazie alla forza e al coraggio delle donne iraniane.
Sono molto contenta che la manifestazione sua riuscita. Volevo esserci ma il covid mi ha tappato in casa. Spero alla prossima
E’ stato davvero un flash mob, molto sentito e con tanta partecipazione, L’articolo a mio modesto parere, è molto centrato. Sicuramente l’essere presenti, ti dava quell’emozione, come scrive il Direttore nell’articolo ” E’ difficile raccontarlo” Essere li, lo potevi percepire nell’aria e nell’animo, ma leggendo queste righe scritte, lo puoi avvertire in modo quasi reale.