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Notizie dal mondo che raggiungono il Lido degli Estensi

Nella quiete del Lido spesso Laido ma non più di tanto giungono le notizie del mondo e dei luoghi più importanti della vita intellettuale nazionale di cui Viareggio è stata ed è uno dei centri fondamentali. Qui operano le carissime amiche Anna e Laura che con cene quotidiane radunano amici, allievi, colleghi per tenere alto il nome della cittadina e le sue importanti istituzioni.

Naturalmente le telefonate quotidiane molto mi fanno rimpiangere i tempi in cui anch’io vivevo a Viareggio, avevo casa, partecipavo di quel clima e di quelle avventure intellettuali compreso il Carnevale che ho sempre molto amato.
Con fare disinvolto Anna mi tiene al corrente degli inviti e di chi partecipa alle sue grigliate che alimentano riccamente il mercato del pesce viareggino.

A questo punto scoppia l’invidia e con fare subdolamente ironico le dono un nome che rimarrà nella nostra storia privata e pubblica: la Grigliadora. Alla mattina cominciamo la telefonata a base dei piatti mangiati quando io scelgo la cena nel ristorante del bagno che ottimamente ci fornisce. E lei rovesciandomi nomi di chili di pesce comprati per la grigliata sente, credo con un po’ di invidia, che il mio piatto preferito, i ravioli di cernia, sta spopolando presso parenti e amici tanto da diventare la star della cena per il compleanno di Vittoria.

Mi risponde nominandomi ristoranti tipici che fanno parte dell’ambiente lucchese-viareggino come quello che ancora primeggia nell’amatissima Massarosa e in quella Versilia teatro decenni fa della mia vita mondana culturale tra la Bussola, la Capannina, il caffè Roma del Forte dei Marmi.

Ma è inutile ripercorrere il passato se non se ne distanzia il valore e le possibilità. Frattanto i pronipoti amatissimi, Sapientino e le Sbarabegole. il trittico intellettuale della famiglia si sono dati ad una attività commerciale di famiglia. Intrecciano portachiavi e braccialetti di filo di plastica che venderanno in spiaggia e presso i parenti.
Hanno pure un referente bancario il divano bank gestito dagli zii soprattutto da zia Doda che ha fatto del divano il suo luogo di soggiorno marino.

Alla mattina c’è il complesso affido di Benny che ormai sa che da noi troverà solo coccole, molte fette di mela il suo cibo preferito e Irina che vive in simbiosi con lui. Non abbaia più quando ce lo portano ma con aria di sufficienza attende la sua inesauribile porzione d’affetto che gli viene rovesciato addosso senza limiti. Mi guarda ironico come a voler dire <<visto come sono intraprendente?>>.

Nella via principale, tirata a lucido, i vogliosi commercianti con le super offerte dettate dagli sconti esibiscono facce annoiate e deluse. Sembra che il mercato non tiri, ma credo sia condizione nazionale ed europea.
Lenti passano i giorni ma nello stesso tempo incredibilmente veloci mentre io sogghigno pensando a quei presuntuosissimi intellettuali che hanno scritto e detto che la vecchiaia è l’età della saggezza. Ma quale saggezza. Probabilmente è l’età della disperazione perché per tutti lasciare la vita è il sacrificio supremo.

Beati coloro che credono. Almeno spes ultima dea non ha lasciato il vaso di Pandora.

Cover: La spiaggia di Forte dei Marmi a fine stagione

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Gianni Venturi

Gianni Venturi è ordinario a riposo di Letteratura italiana all’Università di Firenze, presidente dell’edizione nazionale delle opere di Antonio Canova e co-curatore del Centro Studi Bassaniani di Ferrara. Ha insegnato per decenni Dante alla Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze. E’ specialista di letteratura rinascimentale, neoclassica e novecentesca. S’interessa soprattutto dei rapporti tra letteratura e arti figurative e della letteratura dei giardini e del paesaggio.

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