Diario in pubblico. Dolcetto o scherzetto?
Mi reco al concerto che si è tenuto al Teatro Comunale Abbado con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Robert Treviño. In programma la Quinta Sinfonia di Malher. Quando è iniziato il celeberrimo Adagietto lacrime liberatorie mi hanno bagnato il viso e la musica ha acuito il dolore per la perdita dell’amatissima Teresa.
Ma riprendendomi mi metto ad osservare con attenzione l’orchestra e i suoi componenti, stupendomi che l’orchestrale dei piatti è una donna quando quella mansione di solito è affidata agli uomini; inoltre sono attirato dal lucore che emana dalle scarpe degli uomini, tutti rigorosamente di vernice nera, che ne rafforzano l’identità e il ruolo. Per le donne, invece, c’è una libertà di scelta che acuisce le differenze di genere.
Proporrei, allora che, pur rispettando il modello, anche loro abbiano le calzature tutte di vernice nera. Uno scherzetto o un dolcetto?
Nel pomeriggio vedo da lontano Moni Ovadia, rigorosamente in tenuta proletaria da lavoro, e i giornali poi daranno la notizia del rifiuto delle dimissioni, per cui rimane direttore del teatro. Tanto rumore per nulla? Dolcetto o scherzetto?
Frattanto la Tenerina, dolce al cioccolato, viene dichiarata il dolce primo della città di Ferrara. Benissimo. Tra le ricette di mia nonna c’è quella che si usava in casa per fare questa torta. Davvero un dolce(tto) e non uno scherzetto!
Rullano i tamburi, ci si interroga affannosamente per “indovinare” chi sarà il candidato al ruolo di sindaco della città proposto dal centro-sinistra. Sarà uno scherzetto o un tentativo serio di compattare la vasta landa in cui corrono i candidati da opporre alla destra governante ora? Spero che non sia uno scherzetto ma un solido dolce, anche se sempre più si rivela la complessità della manovra.
Una straordinaria dichiarazione che commenterò a breve e in altra occasione risulta da ciò che scrive Italo Calvino che parla ‘ferrarese’ e dichiarava nel 1963 che il modello emiliano-romagnolo era quello da lui condiviso e che a quello andava la sua scelta politica, morale, ideologica.
Spero solo che quella sua scelta non risulti né un dolcetto né uno scherzetto.
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Gianni Venturi
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