Alternanza scuola lavoro
o Ferragosto in città
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Alternanza scuola lavoro
o Ferragosto in città
mai mi abbandona
la domenica sera
il sapore dei compiti non fatti.
Il logorio dell’ultimo della classe
mi accompagna nei decenni
molto oltre i cinquant’anni
il cantiere come il liceo
il giudizio dei mille capi come i prof.
Arranco sempre a fatica
mentre la vita mi scorre nelle vene
come una ferita,
le passioni mi si spengono tra le dita.
Vorrei essere da un’altra parte
ma la fabbrica mi incatena,
la polvere del piazzale
dove passano le gru mi satura la gola.
Sempre uguale
sempre l’ultimo
nessuna zattera
mi salva dal recinto.
Lontano da qui, fuori da questa galera
mentre la ruota del criceto
gira senza sosta,
e io non posso fermare questa mala giostra.
In copertina; Il polo chimico di Ferrara, soprannominato Il Fabbricone

Sostieni periscopio!
Cristiano Mazzoni
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
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