ACCORDI
Call It Dreaming: i sogni lungo la strada di Iron & Wine
Tempo di lettura: 2 minuti
Abbiamo tutti delle canzoni che, per vari motivi, fanno parte di noi. Ce le portiamo appresso come una cicatrice, una ruga o un tatuaggio. Magari non ci ricordiamo il titolo o l’autore, ma in un modo o nell’altro continuano a farci provare quelle sensazioni di cui non vorremmo mai fare a meno.
Ma perché hanno questo potere su di noi? Cos’è che ci lega visceralmente a delle canzoni? Di risposte credo che ce ne possano essere a bizzeffe, poiché ognuno di noi può avere mille ragioni per affezionarsi a un brano: melodia, testo, ricordi personali, senso di appartenenza a qualcosa.
Mi limiterò quindi a farmi trasportare, ancora una volta, da una di queste canzoni per approfondire la questione. Si tratta, forse, del brano più country del mio personalissimo lotto: si intitola Call It Dreaming, ed è una ballata del cantautore americano Iron & Wine, nome d’arte del barbuto e pacioso Samuel Ervin Beam.
Di Iron & Wine possedevo già l’eccellente Ghost On Ghost, quando nell’autunno del 2017 mi decisi ad acquistare il suo ultimo album, Beast Epic. Lo comprai allo storico Disco D’Oro di Bologna, e iniziai ad ascoltarlo durante il viaggio di ritorno a Ferrara con quell’aggeggio novecentesco chiamato lettore CD.
Ebbene, ci vogliono più o meno 50 minuti, no? La metà di questi li ho trascorsi con la traccia numero 6, che di minuti non ne dura neanche quattro. Fate voi i conti di quante volte l’ho ascoltata.
È così che funziona: al primo colpo sai già che quella voce, quell’andamento e quell’arpeggio ti stanno portando da qualche parte. Non sai bene dove, e forse non lo saprai mai, ma è un posto in cui – come canta lo stesso Sam Beam – il sole non tramonta così facilmente e la luna è sempre pronta a splendere.
Call It Dreaming è una di quelle dolcissime road song che danno un senso a tutto ciò che osservi dal finestrino. Ne vuoi sempre di più perché ogni volta che l’ascolti ti immagini un pezzo di vita che hai già vissuto, che potresti vivere o che non vivrai mai. Ed è un pezzo di vita che, nonostante tutto, vuoi assaporare per almeno quattro minuti.
Battisti ci suggeriva di chiamarle emozioni, Iron & Wine le fa diventare dei sogni a occhi aperti.
“Where the time of our lives is all we have
And we get a chance to say, before we ease away
For all the love you’ve left behind
You can have mine”
Sostieni periscopio!
Paolo Moneti
Commenti (1)
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Che bella canzone! Canzone così cariche di emozionalità se così si può dire ne ho tante che non saprei scegliere ma ce n’è una che mi mette una irrefrenabile e immotivata allegria