Zootecnia: il punto di vista di Confagricoltura Ferrara in attesa del CDM UE
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da: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara
“C’è molta attesa in tutto il mondo agricolo italiano per il Consiglio del 7 settembre di Bruxelles, nel quale i Ministri agricoli dell’Unione Europea si confronteranno sul tema della zootecnia, dopo la specifica richiesta arrivata da Italia e Francia – così dichiara il Presidente di Confagricoltura Ferrara Pier Carlo Scaramagli, che sottolinea come la situazione della zootecnia stia diventando sempre più difficile, con i produttori di latte che dopo la fine del sistema delle quote necessitano di certezze per il futuro e con i produttori di carne che devono fare i conti con la volatilità dei costi delle materie prime e con i prezzi fermi da diversi mesi a livelli assolutamente non remunerativi. “Il 30 luglio scorso il Ministro Martina, le Regioni, le Organizzazioni agricole e tutti i rappresentanti della filiera, si sono dati appuntamento presso il MIPAAF per la riunione del Tavolo Latte dal quale sono emerse importanti novità” spiega il Presidente della Sezione Zootecnica di Confagricoltura Ferrara Lorenzo Scalabrin. “E’ stato concordato un Piano Latte che prevede azioni di sostegno alla liquidità, un innalzamento dell’aliquota di compensazione Iva, un piano di promozione di consumo di latte fresco e dell’export, oltre ad un sostegno agli impianti delle aziende zootecniche destinate alla produzione di biometano. Il settore lattiero caseario ha bisogno di interventi specifici che ne permettano il sostegno ed il rilancio; è quindi importante che ci sia la volontà di attivare piani di promozione del consumo di latte fresco nel nostro Paese e dei prodotti lattiero caseari made in Italy all’estero, superando le difficoltà doganali per l’esportazione dei nostri prodotti e cercando di aprire nuovi mercati”. Il Presidente Scalabrin passa poi ad analizzare la situazione del comparto carne, commentando le problematiche emerse dal Tavolo carni bovine e suine dello scorso 5 agosto. “Sicuramente l’incontro ha rappresentato un primo passo per il riconoscimento di uno stato di crisi, ma bisogna lavorare in modo molto serrato visto il grave stato in cui versa il settore. Come ha già sottolineato il Presidente Nazionale di Confagricoltura Mario Guidi, è importante partire da misure come la liquidità delle imprese, anche tramite le garanzie sul credito.”
Durante il tavolo carni bovine e suine sono emerse linee comuni a tutta la filiera su diversi temi, tra le quali la definizione di dossier politici strategici come il Sistema di Qualità Nazionale, la valorizzazione di carni italiane fresche e trasformate, la necessità di puntare sulla promozione nei Paesi esteri.
“Gli allevatori stanno scontando una perdita di redditività dovuta a prezzi loro riconosciuti che spesso sono insufficienti a remunerare i costi produttivi. Nel corso degli ultimi incontri che si sono tenuti presso il MIPAAF e che hanno visto la partecipazione di una delegazione di Confagricoltura guidata dal Presidente Guidi, il profilo della situazione è stato ben delineato – ha concluso il Presidente di Confagricoltura Ferrara Scaramagli – ora è necessario che a Bruxelles vengano trovate le opportune soluzioni per una efficace gestione della crisi, ed è proprio per sollecitare i Governi della UE a fare presto che il prossimo 7 settembre Agrinsieme (il coordinamento tra Confagricoltura, Cia, Copagri ed Alleanza delle Cooperative) parteciperà ad una manifestazione che si terrà davanti alla sede del Consiglio, in occasione del vertice straordinario dei Ministri Europei dell’Agricoltura”.
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