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Da: Cristiano Zagatti,
Segretario Generale
CGIL Ferrara

Scelgo la forma pubblica per ringraziare sentitamente le tante donne e uomini, tutte le categorie di CGIL, CISL e UIL, le diverse associazioni dei mondi economico, sociale e del volontariato, i partiti politici e le Istituzioni, i numerosi amici ed ex-colleghi che hanno espresso vicinanza e solidarietà a me, alla mia famiglia e all’organizzazione che rappresento.

La reazione di indignazione e condanna delle intimidazioni rivolte alla mia persona, per ciò che rappresento ovviamente, è stata straordinaria. Reazione che indica l’unico terreno tollerabile e percorribile per gran parte della società: quello democratico.

Non vi è dubbio che il clima di costante campagna d’odio, di delegittimazione del ruolo della rappresentanza e delle persone che lo esercitano, porti con se effetti collaterali.

Porre al centro del dibattito pubblico la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e della loro salute; evidenziare le disuguaglianze sociali e mettere in campo azioni per contrastarle, denunciare ambiti di presunta illegalità e reale sfruttamento; occuparsi della condizione degli ultimi per evitare la guerra con i penultimi; pretendere trasparenza nella gestione di denari pubblici, occuparsi di sanità, di istruzione, di giovani e della condizione dei pensionati; mettere in discussione un modello socio-economico al fine di meglio redistribuire la ricchezza prodotta per un diverso modello di sviluppo non può e non deve mai diventare un problema.

E’ di questo che si occupa il movimento sindacale ogni giorno. Se infastidisce, se crea contrarietà fino ad arrivare alle intimidazioni personali significa che siamo in presenza di precise e preoccupanti volontà tese ad attaccare diritti e valori collettivi, contrastare misure di uguaglianza e giustizia sociale, limitare la libertà di ognuno fino a toccare il nostro impianto democratico.

Ringrazio ancora per la straordinaria risposta di larghissima parte della società che sommata alla pronta attenzione della DIGOS mi e ci permetterà di proseguire il lavoro sindacale con la stessa determinazione di sempre e, paradossalmente, con ancor più forza e vigore.

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