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XIVesima Giornata del Medico: targa ad honorem a Francesco Tomasi

Articolo pubblicato il 4 Ottobre 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Si è respirato un silenzio assordante, interrotto solo da un sentito applauso del pubblico, ieri, alla Sala San Francesco, quando la famiglia Tomasi – mamma Laura, papà Giorgio, fratello Alessandro – , ha ricevuto la targa per l’iscrizione ad honorem di Francesco nell’albo dei Medici di Ferrara. Scomparso per un cancro ad inizio 2014, Francesco ha studiato fino all’ultimo giorno sperando di riuscire ad affrontare l’esame di Stato. Per questo, l’Ordine presieduto da Bruno Di Lascio, ha voluto omaggiarne la memoria durante la XIV Giornata del Medico intitolata a Carlo Urbani, il primo a classificare la Sars, che lui stesso contrasse e di cui morì a Bangkok nel 2003. A ricordarlo nella sua vita e nello studio, sono stati l’amica Arianna e Luigi Grasso, che fu suo docente, che ne hanno rimarcato «la convinzione che la paura serve per affrontare la vita con coraggio», ha detto Arianna, e che «la Medicina non è soltanto frutto di evidenza scientifica, ma fonda anche su altri valori», le ha fatto eco Grasso. Premiati con complessivi 20mila euro sono stati Carrie Bedoni, Francesco Maldotti e Alfredo De Giorgi, 3 giovani ricercatori under 35 che hanno lavorato a progetti ‘originali, fattibili, trasferibili nel tessuto sanitario ferrarese’, come richiesto da bando. A tutti i neo laureati, compresi gli odontoiatri, è stato donato il ‘vecchio’ Codice Deontologico (dal nuovo l’Ordine ha preso le distanze), con la sollecitazione a non dimenticare che «il giuramento non è un atto simbolico ma ha il senso di un impegno per l’esistenza», ha sottolineato il Presidente. Letto da Di Lascio anche il messaggio ricevuto dalla segreteria del Pontefice, cui nelle scorse settimane l’Ordine aveva scritto illustrando una iniziativa tesa a incoraggiare giovani, esperienza, professionalità, merito, ricerca. «Sua Santità, mentre chiede di pregare per la Sua persona e per il Suo ministero apostolico, invoca sull’intera Comunità di Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ferrara la protezione dei Santi Cosma e Damiano, e di cuore imparte la Benedizione Apostolica».

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani